Anno M D. Valentino , dove volle far la fua entrata come trionfante con in-credibil pompa e corteggio nel dì 26. di Febbraio. Era quello 1’ Anno del Giubileo, in cui fe i Criiliani guadagnarono le Indulgenze de i loro peccati, anche Papa Jlejjandro feppe guadagna-re de i gran tefori, {a) perchè concedea per tutta la Criilianità Ann. £ecl. quelle indulgenze medefime a chi non potea venire a Roma , pur-che pagalTero il terzo di ciò che avrebbono fpefo nel viaggio: alla raccolta del qual danaro furono deputati dapertutto i Queilori ; e que-ilo danaro colle Decime impolle al Clero , e la vigelìma a gli Ebrei, dovea poi fervire fecondo i foliti preteili per far la guerra contro al Turco ; ma fervi in fine ad altri ufi. Non oilante 1’Anno fanto, un lieto Carnovale fi fece in Roma, e. il Duca Valentino lafciò intaloc-cafione la briglia al fuo fallo con giuochi e felle d’indicibil magnificenza e fpefa, per le quali nobiliffime azioni meritò d’ eiTere dichiarato Gonfaloniece della fanta Romana Chiel'a. Pochi mefi erano foggiornati in Milano, è nell’ altre Città di quel Ducato iFranzefi, che la poca difciplina da loro offerva-xa in que’ tempi, e la sfrenata lor difoneilà, di cui molto parlano le Storie (¿),cominciò adeffere di troppo pefo a que’Popoli, e (t>) OLr; a farli fofpirar di nuovo il governo de gli abbattuti loro Principi. jftfrrara' Quel che’è più, mal fofferendo i Ghibellini, potente fazione in Re r. 1 tfùc. quelle contrade , che Gian-Giacomo Trivul^io Capo de’ Guelfi Senarcga de comandaflé le felle , cominciarono ad animare al ritorno Lodo- Guicciar^J' vico il Moro, e il Cardinale Afcanio fuo Fratello. Quelli pertan- Iflor. d’itti. to , giacché andarono loro ben prello fallite le fperanze polle in Majjimilian& Re de’ Romani , Principe negligentilTimo ne’ proprj Bembo"'ed affari, privo fempre e fempre fitibondo di danaro, fi rivolfero a allri • gli Svizzeri con affoidarne otto mila, e mifero infieme ancora cinquecento uomini d’arme Borgognoni. Sul fine di Gennaio, fenza perdere tempo, calarono eili pel Lago di Como a quella Città, che aprì loro le porte . Bailo quello , perchè il Popolo di Milano fi. levaffe a rumore, gridando Moro, Moro. Moffeffi ancora, perchè Lodovico avea lor fatto credere di venire con un eferciro infinito: il che non fu vero. Si- rifugiarono i Franzefi nel Callel-lo, e il 1 rivulzio fi ritirò a Mortara. Sul principio di Febbraio giunfe prima il Cardinale Afcanio, e pofeia Lodovico a Milano con fella di quel Popolo. Ed amendue fi affrettarono ad aifoldar quante genti d’ armi poterono. Anche la Città di Pavia e di Parma alzarono le bandiere del Moro; altrettanto erano per fare Piacenza e Lodi, fe chiamati in aiuto i Veneziani da i Franzefi, C c 2 non *