Anno MCCCCLXIII. ì37 egli riteneiTe la Città di Rimini, ma con fole cinque miglia di Contado , ed obbligazion di pagare annualmente il cenfo di mille Ducati d’oro alla Camera Apoilolica. Nel dì 4. di Giugno, per atteilato del Gobellino (c), a cui lì dee maggior fede , (a )Goieiìnus che all’Autore de gli Annali di Forlì (¿), il quale fcrive nel dì 24. di Giugno, diede fine al fuo vivere Biondo Flavio daFor-(k) Annalts lì, rinomato Scrittore delle cofe d’Italia, ch.2 lungo tempo a - Foroiivienfes vea faticato nella Segreteria Pontifizia. Manco eziandio di vita r™' jlane%' Gìan-Antonio Orjlno Principe di Taranto in età affai avanzata , e fu detto di morte naturale, nel dì 15. di Novembre (c) ; (c) Giornali ma non mancano Storici, che il dicono ilrangolato nel Cartel- 10 d’Altamura da due fuoi fervitori corrotti dal Re Ferdinan- ^er'jla'uci do . Non iì può negare , Ferdinando in promettere e mancar di parola, e in far pace per tradire , non ebbe pari ; del che troppe pruove ne fomminiftra la Storia. Qualunque nondimeno foffe la morte di queilo Principe , certo è, che il Re Ferdinando non folamente rimafe libero da una pungente fpina , ( d) ben fapendo egli, che fra effo Principe e il Duca d’ An- (d) Pontani giò anche dopo la Pace pattava buona intelligenza , ma ezian-dio avvantaggiò mirabilmente il fuo flato . Si trovò ( fe pure Comment. non fi fabbricò ) un Teilamento, per cui l’Orfino avea iilitui-^- '2: to erede de’fuoi Stati, che erano affaiffimi, il Re Ferdinando. r0 ¿'soldo Però quelli corfe ad impoffeffarfi di Bari, d’Otranto, di Taran-//?.T. xxi. to, e de gli altri paefi , e maifimamente d’ Altamura , e d’al- Rtr' tri Luoghi forti, dove trovò un gran teforo di pecunia , di gioie, e d’altri ricchi arredi, ammaliati in tanti annidai Principe fud-detto, grande avaro infieme , e gran mercatante. Fama fu, che afcendeffero al valor d’un millione: mirabil rugiada, che fervi al Re per divenire ricco di povero che era, e per rifiorar le fue truppe , le quali da gran tempo morivano di fere , e in una parola per rillabilire affatto il fuo dominio. Colpo mortale fu quello per lo contrario a Giovanni Duca d’A ngiò, e la depreffion totale del fuo partito . In quelli tempi ancora avea 11 Re Ferdinando , andando unito con Alejfandro Sforma. , (e) (e) simonet. fatti ritornare alla fua divozione Pier-Paolo Cantelmo Duca di ^ Frane ¡fi.^ Sora, e i Sanfcverìnefchi, e prefa la ricca Città di Manfredo-TomTtòd.0* nia, che miferamente andò tutta a facco . Scorie ancora nell’ Anno prefente la Pelle per varie Città d’Italia , mietendo le Cf) Cronica vite de gli uomini, de’quali nella fola Città di Ferrara peri-^m.xxm tono quattordici mila ( f ) . Rer. Italie.’ Anno