Anno MCCCCLX XIII. 315 ro/ò ìli. Marchefe di Ferrara, e non già {blamente naturale, come qualche disattento Storico lafciò fcritto, era flato nemico di Ferdinando Re di Napoli , ed avea militato contra di lui in favore del Duca d Angiò.Ora da che egli fu creato Duca di Ferrara, ravvivò 1’antica amicizia con efio Re , e nell’Anno precedente iì accordò di prendere in Moglie Leonora d''Aragona , Figliuola legittima e naturale del medefimo Re. (a) Con funtuofofc) Cronica accompagnamento nel Mefe di Giugno fi partì da Napoli queita Tcm'xxjv Reai Principeifa, condotta da Don Sigismondo d’Efle Fratello Rer, ilaiic. del Duca Ercole , e giunfe a Roma. Che grandiofi 1pettacoli e magnifiche fefte fi faceifero quivi per onorarla", s’io voleifi ridirlo, non la finirei sì tofto.‘Se n’ha un’ampia defcrizione nella Storia del Cono (¿),’e ne gli Annali Piacentini del Rivalta(t1) c°T'i° ( c ). Ne parla anche l’Infeffura (d), oltre altri Autori, e n’ ho parlato anch'io nella Parte II. delle Antichità Eflenfi. Di Placcntin. Angolari finezze ed onori le feceil Papa; ma il Cardinal Pie-no Riario Tuo' Nipote diede in tali sfoggi di magnificenza, che (a) ¡“¿jj-. fe non fuperò , certo uguagliò i più Splendidi Monarchi de gli Diar. P. 2. antichi Secoli. Per ordine iùo fu coperta di velami tutta laT™r'¡¡aUc Piazza de’ Santi Apoftoli, alzato in eiTa un fuperbo Palagio di Cardinali] legname con tre Sale foilenute da colonne meife a oro, e orna-te con fregi mirabili, fontane, credenze piene di vafi d’oro es^ti d’argento, dove varie rappréfentazioni fi fecero. Tralafcio il ir. P.i.T.j. refto . In un folo convito fu creduto, ch’egli Ipendeffe venti mi- Rer' Italie‘ la Ducati d’oro : cofe tutte applaudite fommamente dalla gente mondana, ma che con ribrezzo fi miravano .da i più faggi , non fapendo digerire, che quello Cardinale, riputato un altro Papa , logoraffe in tante vanità i tefori della Chiefa (e) . Arri-Ànnale, vò pofcia a Ferrara quefta Principerà nel dì 3. di Luglio, (/) piacentini e quivi ancora con iùntuofiifime fefte di molti giorni furonoubl fuPra-folennizzate le Nozze. VjicnfP^i. Non viife oltre a quei!’Anno Niccolò Tron Doge di Venezia, eifendo fuccaduta la morte fuanel dì 28. di I^uglio (g),(g) Sanuto di cui fu fucceifore Niccolò Marcello eletto Doge nel dì 13. d’fa„xxH Agollo uomo degno per le fue buone qualità di quel Trono. rT.'Italie. ’ Parimente nel prefente Anno andando a Venezia Alejfandro Sfor-(h) Cronica {a Signor di Pefaro, Fratello del fu celebre Francefco I. Du cà di Milano, infermatoci in una ofteria per viaggio, quivi fe- AnnaUs ce fine a i fuoi giorni (h) ful principio d’Aprile con lafcia- ^jl^xxiì re dopo di un’illuftre memoria d’ eifefe flato uno de’più ma- rT. /uiu, g°i'