Anno MCCCCLXXVL jir fuo parente. Pertanto nella mattina del dì f^ddetto con cinque navi cariche d’armati giunfe a Ferrara, in tempo appunto che il Duca era ito alla nobil Tua villa di Belriguardo ; e* iìccome e-gli avea delle intelligenze con alcuni fqpi aderenti in quella Città, non gli . fu difficile l’entrarvi per un Portello. A dirittura andato alla Piazzai’ occupò, gridando i luoi VeL&, Velc±, e fece rompere tutte le carceri. A quell cfimpenlato accidente la Du-* cheffa Leono-a , e Do.n Sigismondo d'E/le fuo Cognato fe ne fug<-girono in Cartello vecchio, dove nè pur era provviiìon di vivere per un giorno. Si credeva Niccolò, che il Popolo s’avelie a follevare in fuo favore -, ma niuno lì moife, amando tutti il prefente legittimo governo . Portato con tutta fretta sì disgullo-fo avvifo al Duca Ercole, tolto montò a cavallo pervenire a Ferrara; ma per via fattogli credere , che .Niccolò era venuto con quattordici mila perfoiie, ed e Ifere Sperduta la Città: mutato cammino s’inviò alla volta d’Argenta, e andò a fortificarli a Lugo . Intanto accortoli Niccolò , che non batteano i conti da • lui fatti fopra il Popola, e che anzi cominciavano i Cittadini a prendere l’armi contra di lui, ed era ufcitó Don Sigismondo con gente per venirgli addolfo, ufcì frettolofamenre di Città, ù pallaio fi Po con parte de’luoi,.fe ne fuggì pel territorio del Bcyideno . Ma que’Contadini, già informati dell-affare, tanto l’infeguirono ammazzando quanti cadevano nelle lor mani, che fecero prigione lui , ed alcuni de’fuoi Capitani . Fu condotto .1* infelice Niccolò a Ferrara, dove nel giorno feguente arrivato il Duca Ercole, ed accolto con feftofe acclamazioni dal Popolo, nel caldo del fuo fdegno fece tagliare la tella a lui, ed impiccare per la gola alcuni de i di lui feguaci rimarti prigioni. Tale fu il fine di quella breve Tragedia. Avea il Duca nei dì 21. di Luglio avuta la confolazione della nafcita d’un Figliuolo a lui partorito da Leonora d’Aragona fua Moglie, al quale in memoria del Re Aljonfo Avolo fuo materno fu porto il nome d’ Aljonfo. Quelli poi col-tempo riufcì uno de’più prodi e celebri Principi d’Italia. Era da molto tempo ftabilito il Matrimonio di Beatrice Figliuola di Ferdinando Re di Napoli, e Sorella della fuddetta Leonora Duchelfa di Ferrara, coll’infigne Re d’Ungheria Mattia Corvino . (a) Se gli diede effetto nel dì 15. di Settembre(O Giornali dell Anno prefente, in cui quella Principeifa fu lpofata in Na. NaPol‘t“’‘i poli, e coronata Regina d’Ungheria dal Cardinale Olvieri Ca-TR^iuhc. Tomo IX. X raf-