Annali d* Italia. (i)Crifloforoto loro . (a) Foiie accidente, o un tiro maliziofo d’effi Fioreri-^^^^•tini, fi rifeppe il trattato, nè ci volle di più, perchè Taliano To. xxi. d’ordine del Duca e del Cardinale Legato, folle prefo nel Meli cr. Italie, fe d’Agoilo, e condotto a Rocca Contrada, dove gli fu recifa in™Filèni. te^a • ^ niedefimo motivo ebbe dipoi mozzato il capo an-Ù. 32, che Jacopo da Gaibana , altro Condottiere d’armi . Nacquero forti fofpetti al Duca di Milano, che anche Bartolomeo Coleo-ne fuo Condottier d’armi teneife delle intelligenze co’Veneziani ; e furono quelli cagione, eh’ egli veniffe prefo , ed inviato nelle carceri di Monza. Sì fatti accidenti lconcertarono alquanto i felici andamenti dell’ Armata Pontifizia e Duchefca , la quale intanto faceva alla peggio nel territorio d'Urbino. Unironfi poi coll’Armata Veneta le genti d’armi di Taddeo Marchefe d’Efle, di Tiberto Brandolino , e di Guglielmo di {vl%Z”fiiMonferrato’ (fy ed allora fu, che Michele da Cotignola Gene-sfort. t. 21. rale de’Veneziani marciò contro la Duchefca, accampata in-Rcr. Italie, torno a Cremona . Fece quello efercito non folamente ritornar molte Terre alla divozione del Conte Francesco, ma anche ritirare Francefco Piccinino dall’aiTedio di Cremona, con portarfi a Cafalmaggiore, dove fece fabbricare un Ponte fui Po per aver viveri e ilrame dal Parmigiano. Era ivi nel fiume un Mezzano o fia un’Ifola, dove la di lui Armata fi ile-fe, e fortificofii con bailioni e bombarde. Ora Micheletto At-tendolo colle fue genti arrivò colà con penfiero di dar loro la mala Pafqua. Il Simonetta fcrive, che ciò avvenne Terùo Ka-lendas Oclobris , cioè nel dì 29. di Settembre. L’Autore degli (c) Ann ala Annali di Forlì (c), nel dì primo di Ottobre. Ma Criiloforo ForahvienSoldo (^) e le Croniche di Rimini (e), e di Bologna (f), Tr™. h*iic'. e ^ Rivalta ne gli Annali di Piacenza (g), ci danno quel fat- (d) Cnjiofir. to d’armi nel dì 28. di Settembre. Non potendo le genti Ve-daSoldo nete penetrare i trincieramenti fatti alla teda del Ponte, tro- ubi Jupra. r ^ 11» 1 , (e) Cronica varono per avventura . non eliere tanto alta laequa del Po, di Rimini, che non poteiTero arrivare al Mezzano fuddetto, dove come in R°er.'itàiic. una Città s’erano fatti forti i Duchelchi. A quella volta dunque (f) Cronica animofamente s’inviò la cavalleria Veneta con fanti in groppa dlJ9^na per l’acqua, che arrivava fino alle felle de’cavalli, ed attac-Rer.'itaùc. carono la mifchia con tal bravura, che mifero in poco d’ora i (g) Annaies nemici in ifcompiglio. Se ne fuggirono i Capitani Duchefchi Tom™xx. di là da Po ; ma perchè non v’ era le non il Ponte, per cui po-Rer. Italie, teffe falvarfi la feonfitta gente, e quello ancora per paura d'