I 8i Annali d’ Italia. (a) Coria rio (a), lìccome accennai, metta all’Anno precedente la tre-Milano gua maneggiata da gli Oratori Veneti fra il Duca di Milano e i Collegati, cioè Pandolfo e Carlo Malatefìi, il Marchefe di Fer-raray e i Signori o ila Tiranni di Lodi, Cremona , Piacenza , e (u) Sanino Como : pure il Sanuto ( b ) la riferifce all’ Anno preferite. L’ 1 Tom*x'xil ^nno P°* cIueft° > che Filippo Maria Duca luddetto, aven-Rn. Italie, do con belle parole fatto venire a Milano Giovanni da Vignate Signor di Lodi, ordinò nel dì 19. d’Agofto, che foffe prelò e meffo in una gabbia di ferro nella Città di Pavia , dove nel dì 28. d’eiTo Mefe fu ritrovato morto, e fi fece fpargere voce, che percotendo il capo ne’ ferri, s’era uccifo, fenza averne obbligazione al Boia. Intanto fpedito l’efercito a Lodi, tornò quella Città, all’ubbidienza del, Duca . La morte di collui mife a partito il cervello di Lotùeri Rufca occupator di Como, in maniera che mandò a trattare di rendere al Duca quell’altra Città, purché gli lafciaffe Lugano con titolo di Contea , e ne ricevelTe quindici mila Fiorini d’oro in dono. Così fu fatto, e Como ubbidì da lì innanzi al Duca. Aggiugne il Sanuto, che nel Novembre di quello medelìmo Anno elio Duca fpedì le fue genti alì’aiTedio di Trezzo : per le quali novità i Veneziani mediatori della tregua fatta, pretefero, ch’egli Favelle rotta, e folfe incorfo nella pena di trenta mila Fiorini d’ oro , e per quello gli Ipedirono Ambafciatori. Ma il Duca non lafciò di continuar la lua imprefa. Nè fullille , come fcrive il Sanuto, che egli occupale Bergamo in quell’Anno . Ciò fuccedette nel 1419. Pago’in quell’ Anno Jacopo dalla Marca Re di Napoli la pe- (c) Giornali na dell’ingratitudine fua verfo la Regina Giovanna fua Moglie. Teni!“/^' ( c) L’aveva ella pollo fui Trono, ed egli la trattava come una Re r. Italie, fàntefca con averla priora non folo d’ogni autorità, ma anche tr B°anìa̰n~ Libertà, tenendola rillretta nel Palazzo. Ne fecero rilpet-Tom. co'd. foie doglianze i Napoletani, ma fenza frutto. Giulio Cefare di (d) Cr bcli. fapoa, uno de’primi B:ironi, lì elìbì alla Regina di uccidere il Tom. (V) • Credendo ella d’acquillarlì la grazia del Marito , gli r