18 Annali d’ Italia. ( a) ¿nnalts {lo. Morì in quefl’Anno (a) dopo lunga malattia a dì otto di Tomoli Settembre Cecco , cioè Francefco de gli Ordelajfi, Signore di Forbir. Italie. lì, di Sarfina, e d’altre Terre, lodato da alcuni pel fuo val-o-^lnfielayt0 re > e Per l’amore della giuflizia. Ma il Delaito (¿) fcrive, Tom. ¡8. che Cecco malato fu uccifo dal Popolo, il qual s’era levato a Rcr. Italie, rumore , e tolfe di vita anche un giovinetto Figliuolo di lui. Segno non è queflo , eh’ egli godeffe il concetto di molte Virtù . Gli fuccedette nel dominio Antonio fuo picciolo Figliuolo ; ma da lì a poco faltò in telìa a quel popolo di governariì a Repubblica , ed efeguì il fuo difegno. Corfe colà nel feguente Mefe il Cardinal Coffa col fuo efercito, pretendendo d’ordine del Papa la fignoria di quella Città. Virilmente gli fecero fronte i Forliveii, laonde egli addormentò ancor quelli con un trat-^nS'pAn'3°~ tat° , (r) permettendo loro il governo coll’obbligo di pagare 1’ tu. a. c. 4. annuo Ceniò alla Camera Apostolica. Da che riufeì al prepotente Regio Governator di Genova Bu~ cicaldo d’indurre quel Popolo a levar l’ubbidienza a Papa Innocenzo VII. per fottometterfi a Pietro di Luna,cioè all’Antipapa Benedetto XIII. ardeva effo Antipapa di voglia di far la fua com- (d) Georgius parfa in Italia (d). Venne con quella intenzione a Nizza, dove SGelnttenf.T% ^ fermò , finché la llagione migliore gli afficuraffe il viaggio, e Rer.I-alic. finalmente per mare nel dì 26. di Maggio arrivò a Genova. Un folenne accoglimento gli fu fatto da quel Popolo per paura del Governatore; poiché per altro i più teneano in lor cuore per vero Papa il folo Innocenzo. Grandi cofe volgeva in fua mente effo Antipapa, fopra tutto per ifcreditare ed atterrare il fuo av-verfario , Spacciando le fieno pronto alla ceffion del Papato per riunire la Chiefa, ed Innocenzo all’incontro alieno dall’udir parlare di rinunzia . La verità fi è , che nè 1’ uno nè 1’ altro aveano voglia di dimettere sì gran Dignità , e andavano giocando fra loro fenza mai nulla conchiudere, facendo anche gli fcrupolofi con dire di temer di fare un gran peccato rinunziando. In que-flo mentre ecco la Pefle entrar in Genova, morirvi uno de’fùoi Ammi- Cardinali , infettarfi alcuni de’fuoi Cortigiani. A fine di fot-rtìo JfTdi trarfi a quello pericolo, nel dì 8. d’Ottobre l’Antipapa fi ritirò Firenzi. 16. da Genova, e andò a mettere la fua refidenza in Savona. Intan-AnnaLTsi.10 1 Fiorentini vagheggiavano Pifa, ben conofcendo, che Ga-Rer. Italie, briello Maria Visconte non avea nè forze nè tefla per foflenerfi HiÌìt'xvi *n clue^ dominio . (e) Nulladimeno in vece di adoperar la via Rin Italie, deli'armi, fi gittarono al maneggio per indurre Gabriello a ce-