Annali d’ Itali a. Maneggiò, che il Re fi accordò , e comandò al Piccinino di Iafciar (a) Ammlr. in pace i Sanefi. (a) Venti mila Fiorini pagati ad ciTo Piccinino, Servirono a fare, ch’egli reflituiffe a i Sanefi le lor Terre; dopo di che fe n’andò egli in Regno di Napoli a’fervigi del Re Alfonfo nel dì 8. di Ottobre, da cui fu pollo a quartiere in Cività di Chieti in Abbruzzo colla paga di mille e ducento cadi) Neri valli, e fecento fanti. Attefla in oltre Neri Capponi ( b ) aver ContmVt avut0 e^° Piccinino certa prowifione dal Papa e da’ Sanefi : Tom. ,8. tanto vi volea per quetar quello Masnadiere. Maggiormente Rer. itali*, poi fi flrinfe nell’Anno prefente l’amicizia ed unione del fud-^ detto Re Alfonfo con Francefco Sforma Duca di Milano (c), l’avere il Duca promeiTa Ippolita Maria fuaFigliuola in Tom. ai. Moglie ad Alfonfo, primogenito di Ferdinando Duca di Cala-Rer. Italie. ^ e Nipote dello ileiTo Re. Similmente fi conchiufero gli idi Sì mone t d’Ifabella ( o fia y come vuole il Simonetta (d) col Vita Frane.' Corio (e) , Leonora') d’Aragona Figliuola d’effo Duca di Ca-sfon. labria con Sforma Maria terzogenito del Duca Francefco. Im-(c)CoZ. Ift. perciocché Galea^o Maria fuo primogenito avea già contratti Milano, altri lponfali con Sufanna, da altri appellata Dorotea , Figliuola di Lodovico Marckefe di Mantova , e al fecondogenito , cioè a Filippo Maria era fiata obbligata in Moglie Maria Figliuola di Lodovico Duca di Savoia. Così Francefco Sforza pen-fava a moltiplicare ed aiTodar la fua flirpe con tanti mari-taggi • Armo’in quefl’Anno il Pontefice Calliflo III. alquante Ga-PeT ia Spirata fpedizione contra de’Turchi (/) ; ma a lui vennero a poco a poco mancando gli aiuti de gli altri Principi Criifiani. Il Re di Francia nè pur volle, che fi predicai-fe la Crociata nel fuo Regno . I Veneziani, effendo in pace col Turco , fi fcufàrono. Avrebbono i Genovetì vigorofamente accudito a quella imprefa, fe il Re Alfonfo non aveife profeguita contra di loro la guerra. Avea fulle prime effo Re fatto credere di voler egli in perfona andar contro a i Turchi, ed effe-re Ammiraglio delle forze Crifliane. Si riduffe in fine tutta quella lparata a rivolgere contra de’ Genovefi la Flotta da lui preparata in Catalogna e Valenza, con proteilare di voler prima domar f alterigia de’Genovefi: il che fatto volterebbe le prore verfo la Turchia. E per quanto s’adoperaffe Papa Callido , non potè rimuoverlo aa quello proponimento. Diedero poi le fue navi il guallo alla Riviera di Genova, fenza nondi-/ : . i me-