.148 Annali d’ Italia. che non gli volle mai permettere l’entrata nel Caftello di Mita )Bì:iìus - lano (1 9' Addetto Novembre, Fella di Santa Catterina, (b) feguì nel-rer. Italie, la Bafilica di Santo Ambroiìo di Milano la Coronazione di Si-iì?Milino1 §'smond° » avendogli Bartolomeo Capra Arcivefcovo polla in Muratori™ caP° la Corona Ferrea. Fermoflì poi in Milano nel verno, dif-Commtnt. ponendo intanto il viaggio alla volta di Roma. Nel dì cin-%nea'°.na cìue di Maggio dell’Anno prefente (c) i tre Malatejli, che do- (c) Cronica minavano in Rimini, Fano, e Cefena, efleado di poca età , Ton™1*13 ^urono *n pericolo di perdere la lor iìgnoria per una folleva-lier. Italie, zione , non so fé ordinata da Malatefta Signore di Pefaro,o pure da gli Ufiziali di Papa Eugenio. Solamente apparifee, che in queili tempi in Forlì dominava il Pontefice. Ne’medefimi (d) Bonìr^ tempi Città di Cartello affediata da Niccolò Fortebraccio , ( d ) Tom A™al'ebbe foccorfo da Guidantonio Conte d’Urbino, e reftò libera F.er. Italie, dall’unghie di lui . Furono infeftati nell’Autunno di quell’ Ante) S‘gto no i Veneziani (e) nel Friuli da gli Ungheri per ordine del iòm. aln.Cv Re Sigismondo a petizion del Duca di Milano, fra cui ed eiTo &er. Italie. Re paiì’ava buona corrifpondenza ed amicizia. D’uopo fu che il Senato inviaife al riparo Taddeo Mzrchefe d’Erte con altri Condottieri d’armi, i quali non perderono tempo a feonfiggere que’barbari, e a farli tornar di galoppo alle lor cafe. Si diede principio in quell' Anno al Concilio Generale di Bafilea , Prefi-dente del quale fu a nome del Papa Giuliano Cejanno Cardinale di gran credito in queili tempi. Anno di Cristo mccccxxxii. Indizione x. di Eugenio IV. Papa z. di Sigismondo Re de Romani 11. E Rasi già cominciato in Bafilea il Concilio Generale, ed ogni dì più andava crefcendo il concorfo de’Padri -, (/) Annai. Ecc. ma p0C0 flette Papa Eugenio a pentirli d’averlo permeilo in Luogo, dove non poteva egli quel, che voleva, perchè que’ Padri diedero per tempo a conofcere voglia di limitare l’autorità del Papa, e di attribuirfi una fpecie di fuperiorità fopra di lui. Per quello il Pontefice determinò di chiamare a Bolo- Ena quel Concilio, e ne mandò l’ordine al Cardinal Giuliano egato. Ma que’Padri, aiìiihti dal Re de’Romani, e da varj al-