Anno MCCCCIII. 15 dominio. Ma effendo la Cittadella collante nell’ubbidienza a Milano, e venuti colà con gran corpo di gente Jacopo del Verme, Ottobuon Ter^o, e Galea^o da Mantova, non finì la faccenda , che ebbero per grazia le armi Padovane e Ferrareii di poteri! ritirare illefe alle lor cafe . Fece dipoi il Carrarefe varie fcorrerie fui Veronefe , prefe alcuni Luoghi, vi piantò qualche Ballia; ma Ugolotto Biancardo Governator di Verona il tenne corto ; e il Signore di Mantova gli ritolfe le Torri di Legnago, eh’ egli avea prefo . Tornando da i Principi Oltramontani Manuello lmpera-dor de’Greci con poco profitto de’fuoi intereffi , arrivò nel dì 22. di Gennaio del prefente Anno a Genova, (a) Ricevette grande (a) Georgw* onore da quel Popolo , e dal Regio Governatore Bucicaldo , e fe SQel^fn'jiaL ne andò pofeia al fuo viaggio, malcontento de’ Criftiani Occiden- Tom■ XVil. tali . Intanto perchè i Genovefi erano in rotta con Giano Re di Re- Italic' Cipri, armarono nove Galee, fette navi, e un Galeone contra de’ Cipriotti. Lo fteffo Bucicaldo volle eiTere in perfona Capitano della Flotta a quella imprefa, e fciolfe le vele verfo Cipri. Quello armamento fu cagione , che quel Re dopo avere ricevuto alcuni danni, chiedeffe accordo collo sborfo di molta pecunia , e colla promefia d’ altra ad altro tempo. Il vittoriofo Bucicaldo fi figurò di poter fare qualche bel colpo in Soria contro gl’ Infedeli, ma nulla gli riufeì, nccome nè pure di ottener pace per li Genovefi dal Soldano d’Egitto. Contuttociò navigava egli con gran fallo per que’mari, non fi sale per tornarfene a Genova, o pure per fare qualche tentativo ed infulto contro le Terre de’Veneziani nell’ Adriatico ; quando eccoti ufeir di Modone Carlo Zeno Generale de’ Veneziani, rinomato pel molto fuo valore non meno in terra, che in mare, che con undici Galee e due Ufcieri, cioè navi grolle , teneva d’occhio, e feguitava la Flotta Genove-fe . (b) Sulle prime parve amico ; ma nel dì 7. di Ottobre feo- (b) DeUyto pertofi nemico venne a battaglia con effi Genovefi. Si combattè con affai bravura dall’una parte e dall’altra ; ma in fine Bucical- Rer.’itàiu. do ebbe la peggio, e fu coilretto a fuggirfene , con lafciar tre Redufius delle fue Galee in potere de’ Veneziani, i quali infieme colla gen- ^òm.'xix. te le menarono a Modone. Il Sanuto icrive (c), che gran fan- R£r. Italie. gue fi fparle in quel conflitto, e conferma la prefa delle tre Ga- \c)orSa^ett lee. Nel tornarfene a cafa gli feonfitti Genovefi , incontratili in Tom. 22! ' due Galee Veneziane, anch’ eflì fe ne impadronirono . Diede mol- R*r. to da parlare per Italia quello fatto, ed incredibile fchiamazzo ne fece il boriofo Bucicaldo, di maniera che quantunque nell’Anno