Anno MCCCCLXXVIII. 317 Fratello era ito ad accompagnar colà il Cardinal Riario. Ma Lorenzo de Medici, rrcev.uta una fola leggier ferita nella gola, quali nuracolofìmerrte fcampò nella Sagriitia^ dove, ferratele porte, reitò in licuro, e poi fi riduffe a cafa. Si riempiè di tumulto e di grida il Tempio tutto ; il-Popolo a gara corie all’ a^mi in favor de’Medici. Era già ito 1’ Arcivefcovo di Pifa avanti il fatto con molti de'fuoi a\ Palazzo de’Signori per impadromrfene, u-dita che avelie la morte de 1 Medici . Ma altrimenti palsò la faccenda. Prefo dalla gente del Gonfaìomere, così caldo caldo con un capeftro alla gola fu impiccato alle fineftre del Palazzo medefi-mo; e feco Jacopo S'alvtati, e Jacofo Figliuolo dello Storico Poggio. Prefo anche Francejco de’Pa^i- non fi tardò punto ad impiccarlo a canto dell’ Arcivefcovo. La medefima pena toccò a Jacopo, e ad altri della <*afa de’Pazzi, e a parecchi loro aderenti, eifendo afcefo il numero de’morti a fettanta. (a) Sotto buo Yfl d?Ginov na guardia fu ritenuto il .giovinetto Cardinal Riario, che a (Ieri - hb. ^ va di non edere punto flato confapevole del trattato:-e verifi - milmente diceva il vero. Nondimeno fcrivotio altri (¿), eh’egli (W j4nlon: fu maltrattato in quel furore di Popolo. Certo è, che venne poi t.™'. rimerto in libertà, per non irritare maggiormente il Papa. R«-. Italie. Riferita a Roma la riufcita di quell’orrido fatto, (c) i Pontefiae, trovandola diverfa da quel che defiderava e fperava, montò fprje in collera contra de’Fiorentini ; e prefo il preterto, • che Lorffiao de’Medici e i Magiftrat* di Firenze avellerò cora-meifo un troppo enorme delitto con levar la vita ad un Arcive-feovo, e con ritener prigione un Cardinali Legato, ed averterò dianzi preftato aiuto a i nemici della Chiefa: fulminò contra * d’efli tutte le Scomuniche e maledizioni del Cielo, e l’Interdet- (i) Dim. to alla loro Città. Nè quello baftò. (¿) Si-fervirono tanto egli, Par*^fi quanto il Re Ferdinando di querta occafione per occupar tutii i Italie, danari e beni de gl’innocenti Fiorentini, che li trovarono in Roma , e in Regno di Napoli, e per muovere guerra ajla Repubblica Fiorentina. Ne|]a lor Lega fi lalciarono indurre ancora i Sanefi. Scapitò' di molto per tali* fatti la fama del Pontefice Siflo, nè pafsò molto, che fi'dichiararono contra di lui e in favore di Lorenzo de’Medici e de’Fiorentini, Lodovico XI. Redi Francia, la Reggenza di Milano, i Veneziani, Ercole Duca di Ferrara, Roberto Malatefla. Signor di Ri mini , ed altri. Anzi il Re di Francia parlò alto contra d’erto Papa. Anche X Imperador Federigo, e Mattia Corvino Re d’Ungheria fpedirono Oratori X 4 ai