11 Annali d’ Italia. fece quelli fequeflrar tutte le loro mercatanzie efiflentiin Genova, ed afcende.nti al valore di cento cinquanta mila Fiorini d’ oro. Servì queflo buon ripiego a farsi che i Fiorentini conchiu-0P0^0 ^ m^e*n rotta con farne prigioni mille e du-Rer. Italie, cento . Con fei mila cavalli dopo la metà di Febbraio fu fpedito contra di lui Facino Cane . Andatogli a fronte Francefco da Carrara , co i ferragli e colle buone guardie il tenne a bada, tanto che ottenuto di poterli abboccare con lui, feppe tanto dirgli colla giunta di un mulo carico di fiafehi di vino, ma creduti dai più ripieni di Fioriqi d’oro, mandatogli in dono, che Facino, moffo ancora dal fiero fconvolgimento dell’ altre Città dello Stato di Milano, nel dì 20. di Marzo fe ne tornò indietro , per tentare anch’egli in fuo prò qualche buona preda, ficcome abbiam detto che fuccedette . Preparossi dunque il Carrarefe a portar ne gli Stati nemici la guerra, fenza voler badare ad una ambafeeria de’Veneziani , che venne per trattare di pace. A quello ufizio era moffo il Senato Veneto da gl’ impulii della DuchefTa di Milano, e infìeme dal