Lnr ’»ceode, or dilatandola, or rifrangendola, per lo fpazio di 50. »anni; e finalmente gli fi può accordare, che gli anni 1441. e » 1450. parlando di Lionello , e Boriò baluardi di Niccolò III. di-» ca, che l’uno e 1’ altro iucceiFero nel Dominio di Ferrara, ìvlo-»dena, Reggio, Rovigo, e Comacchio \ perchè 1’ anno 1409. s’era» » date a Niccolò III. a fomiglianza di Comacchio le Città di Reg-» gio , e Parma: ma quefr’ ultima la cedette 1’ anno 1420. al Du-»> ca di Milano per fettemila fiorini, a fine di fcanfar la guerra; » che in quegli Iconvolti lecoli era lecito invadere, e contrattar » 1’ altrui in proprio vantaggio. E Rovigo col ilio Polefine impe-» guato già a’ Veneziani nell’età minore, indi tolto loro l’ anno »1404. e rellituito nella pace dell’anno feguente, lo aveva ria-» vuto tre anni prima della morte da’ medeiimi Veneziani, che »»temettero, non faceile lega in loro danno col Duca di Milano. »Tutto ciò gli fi può facilmente accordare. »Non così avverrà per noftro avvifo della diluivo!tura, con cui »parla de’due baftardi di Niccolò III. che uno dopo l’altro a lui »> fuc ce fiero per lo ipazio di 30. anni, ad elclufione de’figliuoli le-» gittimi d’ età troppo tenera. Dice di Lionello l’anno 1441.-LÌ0-» nello fuo figliuolo baluardo, ancorché vi fodero Ercole, e Sigis-» mondo luoi figliuoli legittimi nati di Ricciarda figlia del Mar-» chele di Saluzzo , ma allora piecioii di età, per diipofizione »del Padre, e del Papa fuccedette nel dominio di Ferrara &c — »E morto quefto l’anno 1450. dice eiTergli fucceflb - il Marche-» le Borio fuo fratello, che quantunque illegittimo fj antepofto »ad Ercole , e Sigismondo fuoi fratelli legittimi— : Anzi recnera. »non ordinario ftupore, com’egli, che difapprovò 1' anno 1429. » la fuccefiìone de’baftardi Malateiii in Rimini; diffe 1’ anno 1482. » che Pandolfo figl'uol naturale di Roberto Malatefta divenne » per conceffione del Papa Signorsì Rimini -, e replicò 1’ anno feguen-» te, che Giovanni baftardo d’ Aleflandro Sforza, per concejjione » del Pontefice gli fuccedette in quel Dominio; ammetta poi in Fer-» rara con tanta foavità i baftardi Eftenfi. Perchè non dirci coll’ » autorità di Storici diiàppaffionati, come il Rinaldi ( an. 1441. n. » 18.) Leoneìlus ex pellice natus, qui Principatus aòminiflrationem » ob imbellem Herctilis & Sigismondi cctotem JuJceperat ea lege, ut ip-» fis poflea Prindpatum relinqueret? Perchè non accennarci almeno » col medefimo Rinaldi ( an. 14Ò0. n. 13. ) o coll’ Autor della ulti-»ma vita di Niccolò V. da luivifta, e lodata l’anno 1445. (ex »lib. 19. Secret, pag. zi.), che Niccolò V. abilitò Borio, affinchè Tomo IX. h » potei