Anno MCCCCXXIV. 117 morte Tua. A lui fu da due foli Anticardinali dato per fuccef-fore Egidio Mugnos, o Mugnone, Canonico; e collui, tuttoché ridicolo Pontefice, non laiciò di crear nuovi Cardinali, e di efercitar le funzioni da Papa : tutto per fuggeftione di Aljon-fo Re di Aragona, il quale col mantener quell’idolo, v-olea tenere in apprendane il Pontefice Martino V. e ricavarne a fuo tempo de’ vantaggi. Ma fra le cofe, che maggiormente angu-lliavano l’animo d’elfo Pontefice, era il duro affedio della Città dell’ Aquila, continuato già per più meli da Braccio fuo ne-mico, temendoli oramai la caduta di quella Città nelle di lui mani. Se ciò fuccedeva, Roma farebbe venuta a fellar come bloccata da Braccio, uomo non mai fazio d’ acquici, e padrone dall’ una parte di Perugia e d’ altre Città , e dall’ altra di Capoa, dell’Aquila, e d’altri Luoghi. Pertanto Papa Martino, oltre al follecirare continuamente la Regina Giovanna, e Sforma al foccorfo, inviò anche ad eifo Sforza tutti gli aiuti di gente armata, ch’egli potè raunare. Eralì dunque molTo quello prode Capitano colf efercito Ilio verfo la metà di Dicembre dell’ Anno precedente con ferma fperanza di giugnere a tempo alla li-berazion dell’ Aquila; (a) e nel cammino avea fottopolii al fuo