138 Annali d’ Italia. quel movimento, e che poteano ben pregare, ma non comandar, che ceffaiTe. Intanto il Fortebraccio andava fcrivendo a Firenze, dargli l’animo di fottomettere Lucca, e che quello era il tempo di fare un acquifto per tanto tempo deiìderato , e non mai efeguito da elfi Fiorentini. Propofto nel gran Coniglio que- llo aliare , ancorché non mancaffeio molti, che diflùadeiTero tale àmprela, * pure prevalfe la gololìtà de i più, perchè già lì tenevano in pugno Lucca, il cui poffelTo farebbe riufcito di mi-rabil vantaggio ed accrefcimcnto alla loro potenza. Adunque nel dì 15. di Dicembre fu determinata la guerra contro di Lucca , e lì diedero gli ordini al Fortebraccio d’imprenderla a nome della Repubblica: al qual fine il rinforzarono di gente da tutte le bande . Ma venuto il verno , convenne differir lo sforzo delle ollilità alla llagion migliore. In Genova furono ancora (a) Johann, in quell’ Anno de i dillurbi per cagione di Barnaba Adorno (a), sullaAnnai. il quale tentò di occupare il Cailelletto di quella Città con un Tom^xvil. corP° di gente delle Ville circonvicine. Andò a voto il fuo di-Rtr. Italie, fegno; e per quella cagione il Duca di Milano inviò colà con una man d’ armati Niccolò Piccinino valente Capitano, che già a gran palli s’introduceva nella grazia e llima di quel Principi») iflona pe> g|i ^eili tempi (¿) Jacopo Caldora tornato dalla fpe-Tom°L23.n' dizion di Bologna in Regno di Napoli , fu creato dalla Regina Rer, Italie. Giovanna Duca di Bari., crefcendo talmente la fua potenza, che comandava a tutto 1’ Abbruzzo . Anno di Cristo mccccxxx. Indizione vili, di Martino V. Papa 14. di Sigismondo Re de Romani 19. I « Ntento più che mai Papa Martino a ricuperare gli Stati della Chiefa Romana, giacché erano mancati di vita Carlo, Malatefla Fratelli de’Malatelli, proccurò di profittar della di-feordia infofta fra i Conforti di quella Famiglia , con ifpedire in quelle parti le fue genti d’armi. Secondo il Biglia (c) rellò egli Mfi ^i'llyUS padrone della ricca e popolata Terra di Borgo San Sepolcro, tan-Tom. 19. ' to apprezzata da Carlo Malatella , che dianzi n era in pofìeffo. Rer.Italie. Conquillò ancora Bertinoro; e perchè Guidantcnio Conte d’Urbino fecondò Tarmi Pontifìzie in tale occasione, impadronitoli di alcune Cartella del Riminefe , le ritenne poi per sè, Lorenzo Bon- in-