314 Annali d’ Italia, trovò iìcura quella Città per una Lega nuovamente fatta co’ Fiorentini. Si volfe dunque addoffo a i Sanefi , e trovandoli fprov-veduti, fece loro gran danno, e più n’avrebbe fatto, £e i Sanefi ricoriì a’Fiorentini, non avellerò ottenuto il lor patrocinio , per cui fu d’uopo, che Carlo ceflafTe dall’ offenderli. Ciò’ che maggior rumore-fece jfneli’Anno prefente, fu la (a) Cono Ifl. rivoluzione di Genova . (a) Quel Popolo, oltre al iuo genio AmoniIT' portato fempre alla novità, e a mutar Padrone e governo, era Gaiius in da gran tempo mal foddisfatto dell’eilinto Duca di Milano Ga-ToTxxm Maria . Spezialmente i Fiefchi per danni ricevuti gran-Rcr. Italie, de odio nudrivano contro la Cafa Sforza'. Da che dunque fu morto eifo Duca, Matteo del Fiefco fece maifa di gente, e con (b) Giuflln. intelligenza di var] > Cittadini nel dì 1 6. di Marzo (b) entrò di notte con una (calata in Genova, gridando Libertà. Tutto il Popolo fu per lui in armi. Sopravennero pofeia Obietto e Gian-Luigi Fratelli del Fiefco , che maggiormente animarono i Cittadini alla ribellione, e fecero tornare in Città i Fregoli. Ma il Callelletto reftava in mano dei»' Duca, e quello con groifa e fedel guarnigione, il quale cominciò colle artiglierie a *far guerra alla Città. All’ avvilo di tal fedizioue la Duchejj'a Bona mife tofto in ordine circa dodici mila armati, la maggior parte fanteria , e la fpedì a quella volta fotto il comando di Roberto da •San SeverinQ , Capitano di gran credito in* quelli dì. Seco erano Lodovico il Moro, ed Ottaviano, Zii del picciolo Duca, e in oltre Prof pero Adorno , il quale già confinato in Milano , con dolci parole e larghe promeife fu in quella occafione condotto ad imprendere aneh’egli l’allunto di ridurre di nuovo la Patria all’ubbidienza del Duca. Mirabilmente fervi la prefenza & in-duftria dell’ Adorno per calmare gli animi fediziofi di quel Popolo , in maniera che dopo alquante calde fcaramuccie fi trattò di pace, e tornò Genova nel dì ultimo d’ Aprile a ricohofcere per fuo Signore il Duca di Milano , con aver poi tutti nel dì 9. di Maggio preilato il giuramento di fedeltà. Reilò ivi per Governatore a nome del Duca il fuddetto Profpero Adorno. Era (c) Antan allora il principal Miniflro di Bona Ducheifa di Milano Cecco Gali™ Simonetta Calabrefe, perfonaggio d’intìgne attività, fedeltà', ui‘Rfppaua ed accortezza ; e perchè tale, promoifo a i principali onori da Annales Francefco Sjor^tm, ottimo dilcernitore dell’ altrui abilità . Avea Tmn^xx Per Frate^° quel Giovanni Simonetta, che ci diede la Vita d’ Re!', Italie, elio Duca Francefco, ferina elegantemente in Latino, (c) Ma co- t- -■