$i6 Annali d’ Italia,
        gnifici e prodi Capitani del tempo fuo. Pervenne il dominio di Pefaro a Coflan^o Sforma iuo Figliuolo. Non contento il Cardinal Pietro Pia rio fuddetto delle {moderate fpefe fatte in Roma pel ricevimento di Leonora d' Aragona, volle in oltre, che la Lombardia co’fuoi occhi imparale , fin dove fapea giugnere la pazza fua fnagmficenza . Pertanto dal Papa fuo Zio , o Padre, il quale nulla fapea negargli, ottenuto il titolo di Legato vi	^ tutta l’Italia, (a) venne a viiitare il Duca di Milano, e nel
■4“P'2.1 dì 12. di Settembre pervenne a quella Città. Tale era la co-Tom. ili. _ mitiva fua, che di più non avrebbe fatto il Pontefice ileffo. E RAnnlts’* anc^ie onorevolmente accolto , trattato, e regalato dal Du-Plactntmi, ca, quali come folle un Papa. La voce , che corfe allora, per Ton.zo.^ atteilato del Corio (¿), fu, edere ne’lunghi e fcambievoli ra-(be)Cono‘lJl- gionamenti loro convenuti , che il Cardinale farebbe creare Ga-di Milano, lecn^o Marta Re di Lombardia, con aiutarlo ad acquiilar quelle Città e Terre, che convenivano a tal Dignità, e che il Duca all’incontro aiuterebbe il Cardinale con danari 'e genti d’armi a fuccedere nel Papato., Certamenie di gran difcredito alla facra Corte di Roma doveano effere quelle ecceifive pompe e fpefe di un Cardinale Nipote del Pontefice , e i fuoi palli, che davano campo a tali dicerie probabilmente felfe de’politici d’ allora. Ma vedremo prello, che Dio vi provvide. Secondo il
(c)^Platina (c) , allora fu , che il medefimo Cardinale per quaranta tf ir. mila Ducati d’oro comperò la Città d’Imola da Taddeo Manfredi , cacciato di là per una fedizione della Moglie e del Figliuolo. Di quella Umilmente col confenfo del Papa fece un dono a Girolamo Riario fuo Fratello. Se n’andò polcia • il Cardinale a Venezia , ma contro il parere del Duca di Milano . Quantunque gli foft'e fatto ogni poflibil onore in quella Città , nulladimeno comune credenza fu, che i Veneziani in fegreto il miralfero di mal occhio, attefa la ilretta fratellanza oiTerva-ta fra lui, e il Duca di Milano»
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