Annali d’ Italia? tonto Conte cT Urbino s’impoiTefsò nel Mefe di Luglio della Città d’Attili per volontaria dedizione di que’Cittadini, che li trovavano infettati dall’armi del Re Ladislao. Nel Maggio ancora di queft’ Anno, perchè non li potea più durare alle inlblenze di Otrobuono de’Terzi, fecero infieme Lega in Mantova con-tra di lui Giovanni Maria Duca di Milano , Gian-Francefco Gonzaga Signore di Mantova, Niccolò d' Efle Marchefe di Ferrara > Pandolfo Malatejla Signor di Brefcia e Bergamo, e Cabrino Fondalo Signor di Cremona; le cui genti nel dì 19. di Giugno pref-fo il Caftelletto nel territorio di Cremona diedero la rotta ad un corpo di gente del medelìmo Ottobuono con far prigioni trecento tra cavalli e fanti. Ufcì pofeia in campagna nel Mefe di Luglio Niccolò Marchefe coll’efercito luo contra del Tiranno , e alla fua comparla Francefco da SaiTuolo, Azzo da Rode-glia, e i Callotta di Reggio voltarono mantello, e lì diedero ad etto Marchefe . Dopo di che egli pafsò a Rubbiera pofTeduta da i Boiardi; e cominciò le ortilità contra di Ottobuono, il quale nel dì 8. di A gotto fece tagliar la tetta a feflantacinque uomini di Parma e Borgo S. Donnino, imputati di lèdizione contra di lui : il che maggiormente fece riguardarlo come un mo-ftro di crudeltà per tutta Italia. Ma nel Novembre Sforza Attendolo Generale del Marchefe, avendo fatta una feorreria fui Parmigiano, cadde in un aguato di Ottobuono, e ne feguì un duro combattimento colla peggio d’etto Sforza . In queft’ Anno Martino Re d’Aragona diede una terribile feonfitta a i popola) Hijior: li della Sardegna ( a ) ; ma nei Dicembre morì in Cagliari Mar-Tom*24 tino ^ giovane fuo Figliuolo Re di Sicilia . Rer. Italie. Anno di Cristo mccccix. Indizione 11. di Alessandro V. Papa 1. di Roberto Re de’ Romani 1 o. LA principal novità di qj^iV Anno fu il Concilio tenuto in Pifa da i Cardinali delfuna e l’altra ubbidienza quivi rau-nati contra de i due contendenti del Papato , cioè di Gregorio e {h)tuynald. Benedetto. ( b) Giacché fi vide difperato il cafo dell’unione di nniabZ quefti due perfonaggi, più innamorati dello Splendore della lor Conciliar. Dignità, che della Chiefa di Dio; fu creduto fpediente di abbatterli tutti e due, e di creare un Pontefice, che foiT«; accettato da tut-