Annali d’ Italia. che non era cola da lui il trattato , che gli fu apporto ; Iaon* de per tanta ingordigia ed iniquità crebbe il difcredito di Buri-caldo, il quale nell’Anno prefente inerendo a gli ordini del Re di Francia , levò 1’ ubbidienza all’ Antipapa Benedetto. Giurò ben di farne vendetta Facino Cane, e mantenne poi la preludia . In mezzo alle guerre civili fi trovava intanto Giovanni Maria Visconte Duca di Milano , e fpezialmente odio grande nudriva contra di lui il fuddetto Facino, perchè chiamato a Milano corfe pericolo d’ edere tradito e di lafciarvi la vita . La fu-ga il falvò, e da lì innanzi fi dichiarò nemico non folamente del Duca, ma anche di Filippo Maria Conte di Pavia, fuo Fratello. Se l’intendeva egli con Capellino Beccarla, prepotente Cittadino di Pavia, ed amendue tramarono quanti inganni poterono per mettere le mani addoflo al prefato Filippo Maria giovane ineiperto. Ma ii governator del Callello , in cui flava riflretto elio Visconte, noi volle mai laiciar ufcire di là; e perche alla falvezza di quello Principe contribuì non poco Francefco Carmagnuola , allora foldato di lui, col tempo afcefe poi a granfa) Ddayte di onori, ficcome vedremo, (a) Ora Facino Cane , unito con Tom*i’s. Teodoro Marchefe di Monferrato , con A (torre Visconte occupator Rer. luiic. di Monza, con Francefco Visconte , ed altri Nobili Milanefi Ghibellini fuorufeiti, gran guerra fece in quefl’ Anno al Duca Giovanni Maria, e a i Guelfi allora dominanti in Milano, de’ qua- li era capo Antonio Visconte. In tali angurie fu configliato il Duca di appoggiarli alla potente Cafa de’ Malatefli, cioè a Carlo Signor di Rimini, uno de’ più faggi e prodi Signori , che fi avelie allora V Italia, e a Pandoljo Malatefla Signore di Brefcia, il quale nell’ Anno prefente entrò ancora in poiTeiTo della Città di Bergamo, a lui venduta da Giovanni de’ Soardi . Per iftrignere poi maggiormente quella Lega ed amicizia, Uno.1 l'il Duca nel dì 8. di Luglio prefe per Moglie Antonia , Figliuola di Malatefla de Malate/li Signor di Cefena, la quale dimorava allora in Brefcia preflb Pandolfo fuo Zio. Avendo egli in fatti eletto per fuo Governatore e Difenfore Carlo Malatefla, que- lli fenza perdere tempo pole l’attedio al Cartello di Milano, detenuto allora da Gabriello Visconte menzionato di l'opra, e da Antonio Visconte. Furono colloro obbligati alla refa. Il Corio fcrive nel Mele di Novembre , ma il Delaito Scrittore contemporaneo mette ciò nel Mefe di Febbraio. Gabriello fu inviato a’confini in Piemonte, e fece poi la morte, che abbiati* det-