Anno MCCCCLXXIX. 331 Anno di Cristo mcccclxxix. Jndiz. xn. di Sisto IV, Papa 9. di Federigo III. Imperadore 18. j • ... • PEr quanto fi adoperaflero i Fiorentini, e gli Ambafciató-ri fpediti dal Re di Francia, e da altri Potentati per indurre il. Pontefice Siflo a dar la pace, a i Fiorentini in tempo, che la CriiHanità veniva conculcata dal comune Nemico: nulla li potè ottenere, (a) Perfifteva egli in pretendere, che i Fio-(a)Raynaid. rentini non (blamente fcacciaffero Lorenzo de Medici, ma che AnnaLEfcl-gliel deffero nelle mani : cofa che non mai fi volle Accordare, perchè egli era flato l’offefo, nè per colpa o ordine fuo 1’Arci-vefcovo di Pifa avea perduta la vita. Più ftrana cofa ièmbra-va, che intanto il Pontefice andava inviando Legati in Germania, Ungheria, Boemia, e Polonia, per follecitare i Principi a far guerra al Turco, quand’egli poi fi perdeva in farla contro de’ Crilliani, e vibrava fcomuniche a furia^contra d’ Ercole Duca di Ferrara, e contra de’Signori di Rimini, Pefaro, e Faenza-., perchè non lafciavano divorar vivi da lui i Fiorentini. Seguitò dunque lì guerra in Tofcana, e vi fi framifchiarono tanti altri imbrogli per* li maneggi di Roberto San Severino, che fu in gran pericolo quella Repubblica. Dirò io in breve ciò , che altri diffufamentelafciò fcritto(^). Eifendo in Tofcana Ercole Du~ Ammlr ca di Ferrara, e Federigo Marchefe di Mantova, non male s’in- ip.dìFin'n^ camminavano le militari azioni contra dell’ efercito Pontifizio eiib-Napoletano. Riufcì ancora a Roberto Malatefla lor Condottiere di dare una rotta a Matteo da Capoa, allorché conduceva un grof-fo corpo di gente al campo del Duca di Calabria. Ma ecco che Roberto San Severino (c), accordatoli con Lodovico il Moro, e con Sforma Duca di Bari zii paterni del picciolo Duca di Mila-no, e formato un efercito, 'dalla Lunigiana pafsò anch’egli alla Tom. xxii. volta di Pifa unito con Obietto e Gian-Luigi del Fiefco: ficchèRer' Ilallc' da due parti fi videro aifaliti i Fiorentini. Contra del San Severino marciò" il Duca di Ferrara , e il fece ritirare fin di là dalla Magra j ma il fuoco da quella parte eftinto , andò da lì a qualche tempo a sboccare fopra una più lontana e pericolofa parte. Cioè fi venne a fapere, che eifo San Severino con Lodovico Sforza fopranominato il Moro ( giacché in* quefti dì fui Genovefato morì Sforma Duca di Bari fuo fratello, ficcome fu creduto,