130 Annali d* Italia; Anno di Cristo mccgcxxvii. Indizione v. di Martino V. Papa n. di Sigismondo Re de Romani 16. NUdriva ben Filippo Maria Visconte Duca di Milano le llelTe idee d’ingrandimento, che ebbe Gian-Galea^o Tuo Padre, ma non accoppiava egli co’ defiderj quella prudenza ed accortezza, che in luo Padre iì oflervò. Tenea appretto di sè (a.) Bìllìus cattivi Minillri ( a ), che non gli permetteano il dar udienze , Tom l’xìx 6 faceano Capere folamente quel tanto , che loro piacea. far. Italie, il Peggi° era> c^e fenza faperfi accomodare a i rovefei della fortuna, andava continuamente macinando penlieri di vendetta, cioè cercando le vie di rovinarti Tempre più. Ancorché egli Tul principio di quell’ Anno aveiTe confermati gli Articoli della Pace, pure pien di fdegno ad altro non penTava, che alla guerra. Ad aflodarlo in quello proponimento Tervì non poco la Nobiltà di Milano , la quale mal ToiFerendo una pace sì Tvantag-gioTa, fece delle eTibizioni per continuar la pugna , purché il Duca deiTe lor la balìa di operare. Accettò egli l’offerta, e volle che quella gli foiTe mantenuta; ma non mantenne già egli la condizion propoila : del che mormorò e fi lagnò forte quel popolo aggravato oltre mifura dal Duca, e disgullato dal mal governo. Pertanto allorché le Potenze, collegate contra di lui, in vigor della Pace ilabilita furono per ricevere la tenuta delle Terre, ch’egli dovea dimettere nel Brefciano e nel Piemonte, fi feoprì, che T incollante Duca avea mutato penfiero , nè vo-lea mantenere i patti. Per quella mancanza di fede i Veneziani e Fiorentini, tuttavia ben armati, determinarono di ricominciar la guerra, nè il Cardinale Albergati Legato della Tanta Sede, mediator d’efla Pace, e perTonaggio di molta Tantità, potè impedirlo ; anzi ilomacato della leggierezza del Duca, fi congedò da Venezia, e tornoffene al Tuo VeTcovato di Bologna. Ricomincioiìl dunque la guerra per Po , dove il Senato Veneto inviò un’Armata di ventiTette Galeoni, e molti Rediguardi, fb) Sanmo (b) incontro alla quale anche il Duca ne lpedì un’altra di ven-Tom jPcnet"ù Galeoni, tre Ganzare grandi incasellate, e dodici Rediguar-Rer."Italie, di. Avendo cpeila Flotta DucheTca ripigliate le Torricelle , s’ accollò a Calai Maggiore, che allora era in mano de’Veneziani; e venuto colà per terra Angelo dalla Pergola iniìeme con Nic-