XXIV » gioriofo Franceico Sforza Tuo figliuolo, che giunfe ad efler Duca »di Milano; Niccolò Piccinino, e fuoi figliuoli, Francefco Carma-» gnuola; il Carrarefe; Bartolomeo Coleone, e tanti altri, che lun-» go farebbe l’annoverarli, partoriron gloria {ingoiare a quelle Po-» teme, che a vicenda lervirono. Taluno anche di effi fi diede a » imitare i Masnadieri Oltramontani, de’quali fi parlò nel fecol paf-» fato. E tali furono Braccio da Montone, e Jacopo figliuol diNic-» colò Piccinino, di cui fi parla 1’an. 1455. Aveano quefli granGe-» nerali tanto credito in Italia, che i loro eferciti, e le loro forze » da eifi medefimi prendevano il nome: benché o del Pontefice, o » d’ altra Potenza fi foffero ; perciò in quelli yVnnali fi leggono non »meno truppe Duchejche, che Sfor^efche, Braccefche, e Bracciane, y> Caldorefche, &c. Tanto più che di femplici Capitani, o Generali, » divenivan bene fpeffo Signori di Città e Provincie da loro invafe, » lpecialmente nello Stato Ecclefiallico. Del quale è ormai tempo » eli ragionare. » Due principali potenze d’Italia inquietarono in quello Secolo » la S. Sede : il Regno di Napoli divifo nelle due antiche fazioni » Angioina, e Aragonefe ; e il Ducato di Milano . Morto 1’ an. 140Z. » Gian-Galeazzo Primo Duca, rellò divifa 1’ eredità tra’ figliuoli »Gian Maria primogenito, e fuccelTor nel Ducato, Filippo Maria »fratello legittimo, e Gabriello illegittimo. Villa cosi diminuitala » potenza, llata formidabile per l’addietro, rifvegliaronfi tra’nemici » della Cafa Visconti anche i Feudatari della S. Sede, e il Pontefi-» ce: —Papa Bonifazio IX. per le Città dello Stato Ecclefiallico u-»furpate, dopo aver pazientato in addietro per paura del potentif-»fimo Bifcione, ora determinò da dovero di ricuperare il fuo —, »dice il Sig. Muratori all’an. 1403. Niccolò III. Marchefe d’ Elle » era Generale dell’efercito Pontificio, vi erano anche altri Capitar » ni infigni, e tra ellì Alberico Conte di Barbiano, che avea mili-» tato per Gian-Galeazzo. Vinfer l’armi Pontificie, e fu conchiufa »la pace con tornare a devozion del Pontefice Affili, Perugia, e » Bologna. Di quefla Bonifazio dichiarò Legato BaldafTar Coffa,--» uom pien di cabale, che prometteva molto, e attendeva poco — » ( an. 1405. )ma che peraltro, e da Cardinale , e da Papa tenne in » dovere quella Città, così allora foggetta a mutar governo per le » fazioni delle famiglie nobili. Di quefle alcune ne nomina il Sig. » Muratori Fan. 1429, e fono Bentivogli, Lambertini, e Malvezzi »per la Chiefa; Canedoli, Zambeccari, Peppoli, Grifoni, e Gui-» dotti contro di ella. Se ne vide F efempio 1’ an. 1411. appena par-» tito il Cardinal Legato già eletto Papa, alla volta di Roma; poi- » chè