della Marina Militare. 561 vaporino che accompagnava 1 Alb&nicivle e forzò quest’ ultimo a ritirarsi. Fu in questa circostanza che il Sassacus, cannoniera a ruote, non esitò ad inferire ripetute pruate all’ariete. I trionfi dell' AlbeìYiar/e trassero come conseguenza le lagnanze ripetute della stampa la quale, non appagata del mirabile lavoro della marina federale, si diè a spronare il ministro Welles a far qualcosa. Farragut fu dunque incaricato sopratutto di far far qualcosa contro Mobile. Fin dal 20 gennaio del 1864 andò a riconoscerne le difese. V’andò in persona e la esplorazione fu sì minuta da contare i pezzi dei forti G-aines e Morgan, -nonché i piloni che erano tutti piantati attraverso al passo in guisa da forzare le navi ad obliquare ed esporsi al tiro dei cannoni del forte Morgan. Informatori sicuri lo avvertirono che al riparo delle fortezze stavano il Tennessee, batteria corazzata potente, e qualche cannoniera protetta. L’amiraglio, quantunque l’ardimento non gli mancasse, segnalò al ministro che senza qualche monitore l’impresa non sarebbe riuscita. Le quintane corse sotto Vicksburgh gli avevano insegnato che non si può sempre fare a fidanza con un nemico agguerrito. Al terzo anno di campagna aperta i Confederati erano superiori in punto arte militare ai loro fratelli che avevano invano difeso Nuova Orleans ; per di più il comandante delle forze navali dentro Mobile era Buchanan, l’uomo d’incontrastato valore, che, capitano del Virginia, aveva menato strage di Federali ad Hampton-Roads. Farragut lo conosceva di lunga mano ed altamente lo apprezzava; invitò il Ministero a distaccare parte di quei monitori che-sotto Charleston scambiavano cannonate contro i forti Moul-trie e Sumter ed a spedirglieli. Non era spediente lasciar tempo a Buchanan di migliorare la ancora informe sua squadra e di assurgere avversario più terribile. Il 17 di marzo l’illustre marinaro confederato uscì fuori per la prima volta e comparve nella baia di Mobile propriamente detta. A levante delle bocche del Mississippi s apre la vasta baia, in fondo alla quale, presso la foce del fiume omonimo, giace la città di Mobile. V i fanno capo ferrovie da maestro e da greco e le due riviere Alabama e Tombigbee. I Confederati v’ avevano armato il Tennessee e parecchi *36