•214 Storia generale 1’ edizione di Parigi presso Jean Dupuy, 1667, fu riveduto, corretto ed aumentato poco prima della morte dell’ autore, s’intitola Hydrograpkie, contenant la thèorie et la pratique de toutes les parlies de la Navigation. Si compone di venti libri, preceduti da un succinto vocabolario di termini marinareschi. Il primo libro tratta brevemente in 43 pagine in-folio dell’architettura navale, nella quale l’autore comprende altresì quanto si riferisce all’ alberatura, alle vele, ai cordami, all’ àncore, ed alle gomene. Il secondo libro tratta degli arsenali. Ed è per esso che noi abbiamo la descrizione assai diffusa degli arsenali di Spagna, d’Inghilterra, di Svezia, di Venezia, del Pontefice, di Genova e del Sultano. Il libro terzo ragiona del personale, intendasi dei diritti, doveri ed obblighi d’ ognuno a bordo, nonché dello scorbuto, del mal di mare e del mal di Guinea. Nulla vi è dimenticato; invero l’igiene navale è tuttavia nell’infanzia; però ha già il colore scientifico che manca nel libro del Pantera. Importantissimo in questo terzo libro è tutto ciò che riguarda quantità e qualità di vettovaglie, di munizioni e di ricambi. Mentre questo terzo libro ci aiuta a comprendere appieno la vita di bordo sui vascelli (poco dissimile da quella che praticavasi nella prima metà del secolo présente) ci offre la prova chiarissima che la marina di Luigi XIV primeggiava sulle altre ed in ispecial modo per ordinaménti amministrativi. Il libro quarto s’intitola: de l'umge et bon emplois dea vaisseaux. Vi si riscontra la sola cagione di debolezza nella marina di Francia; perchè l’illustre autore, dopo avere in dieci capitoli levata a cielo l’arte della navigazione, in altri diciannove combatte il pregiudizio allor dominante nei francesi di nobile lignaggio presso i quali il commerciare per via, di mare era stimato derogare alle consuetudini di casta siccome era proibito anche alla, nobiltà veneta. Meno notevoli sono i libri quinto e sesto, i quali contengono un sommario isterico dei fasti navali degli antichi e de’francesi fino alla metà del XVII secolo. Il libro settimo si distende, sotto il titolo di Amirautè de France, sulla parte amministrativa della carica di ami-raglio, Sul codice penale delle galere e de’ vascelli, compi-