dalla Marina Militare. 588 Le condizioni del personale di comando non corrispondevano al resto. Già altrove ho detto che il conte di Cavour aveva troppo largamente ricompensato i capitani e gli ufficiali reduci dalla campagna di liberazione del Mezzogiorno. L’orgoglio accecava la giovine marina ; la quale riputa vasi più salda di quanto davvero non fosse e 1’ omogeneità (che era nella compagine delle navi) difettava negli stati maggiori che per ragioni politiche ed inevitabili erano divisi da passioni di luoghi e di persone. Non si fondono insieme ordinamenti dissimili impunemente in tempo breve. A rinforzare gli stati maggiori provenienti dalle scuole, dove impaytivasi una educazione soverchiamente aristocratica, lo Stato aveva chiamato dalla marina mercantile e da quella garibaldina parecchi ufficiali, d’onde tre elementi che tra di loro non si confondevano, sì che sotto la comune divisa non vi era uniformità di sentimenti e di propositi. Rivestiva il più alto grado nella marina il conte di Per-sano, il quale, dimostratosi utile collaboratore del Cavour nel 1860 e nel 1861, e meritevole di qualche lode come ministro nel 1862, non godeva fama d’intrepido : e questo era male grave, perche è necessario dar alti esempli a forza militare giovane. L’armata era stata esercitata ogni anno nelle evoluzioni di squadra sotto la guida del vice amiraglio Battista Albini, del vice amiraglio Provana ed una seconda volta aur cora dell’Albini. Ma l’istruzione impartita ai comandanti ed agii ufficiali non era moderna; e tuttavia foggiavasi sulle tradizioni veliere, tanto care alla sezione settentrionale della marina. Badavasi eccessivamente al servizio interno, copiato su falsariga francese, e che del regolamento francese aveva preso la parte più difettosa, che è la minuziosità nei particolari; badavasi assai alle manovre d’insieme ed a tutte quelle eleganze che il periodo da poco trascorso aveva posto in onore. Sulle navi regnavano ordine e disciplina, pulizia e culto delle apparenze esteriori. Ma intanto la guerra da nessuno studiavasi. I gloriosi atti della guerra americana erano pressoché ignoti; e cre-devasi in buona fede che dopo le imprese di Ancona, di Gaeta e di Messina nulla fosse stato sid mare compiuto.