della Marina Militare. ■ ‘2Ü5 blindate. Emo v’introdusse, per via della costruzione in zattere, la certezza di viemeglio appressarsi alla terra, e per via del riparo di rena la prima blinda. Ressero al tiro le due galleggianti; tanto bene che l’anno di poi Emo ne costruì altre 12. Io avoco dunque all’Italia, e più special-mente a Venezia, la prima introduzione nella navale architettura del riparo blindato. La eco delle gesta di Emo si ripercosse dovunque in Europa. Federigo II re di Prussia bramò conoscere l’amiraglio. Lo ebbe a Corte in Berlino, lo colmò di cortesie. Anzi Emo ne tornò siffattamente entusiasta da imitarlo in parecchie cose, e fra l’altre nel tenere il tabacco da naso sciolto nel taschino del panciotto ; donde il nomignolo che ad Emo rimase di eroe tabacchino. Una miscellanea intorno ad Emo, posseduta dalla Biblioteca nazionale di Venezia, la quale contiene il giornale storico della campagna d’Africa e l’elogio funebre e le poesie in memoriam, ha in testa il ritratto dell’amiraglio colla scritta aggiuntavi poi al di sopra dell’ incisione : « L' eroe tabacchino. » E giacche mi si apre il campo a citare qualche particolare di colui che fu chiamato il Veneto Filopemene, dirò che morì in Malta nel 1792, che ebbe funebri solenni sì a Valetta che in Venezia e che fu lettore assiduo di Tacito, il che in un capitano non può guastar mai. Il colonnello francese, poi generale D’Arçon, ripigliò l’idea di Emo per battere i cannoni di Gibilterra. Ma in luogo della sabbia egli riempì d’acqua la blinda. La rem-bata delle zattere del D’Arçon era esteriormente rivestita di sughero. Una tettoia assai elastica formata di paglietti e ricoperta di cuoi verdi, inclinatissima a ciò che le bombe cadendovi su ruzzolassero a mare, schermiva le 10 zattere del D’Arçon dal tiro curvo. Le palle infuocate del generale Elliot, comandante la piazza di Gibilterra, provarono la efficacia delle zattere. Un colpo avventurato della fortezza sul far della notte ne incendiò pertanto una che appiccò il fuoco alle altre troppo ad essa vicine. In ogni modo la prima idea della zattera blindata è nostrale ed il primo serio costrutto trattone e anche nostrale.