della Marina Militare. 105 mente mutato dal governo di Buda a quello della flotta, aveva lasciato Costantinopoli alla fine del marzo seguito da 79 vele e dato fondo a Gallipoli. Uscitone ed incontratosi con Marcello al largo di Scio, ci fu battaglia ai ‘26 del giugno 1657. Marcello vi perì, Lazzaro Mocenigo vi perdette un occhio, ma fu tale il valore suo e de’suoi, che 20 navi furono preda e trofeo dei Veneziani, e la giornata di Scio non ha riscontro che - in quella di Lepanto. Mocenigo, risarcite alla meglio le avarie, spèdì il provveditore Badoero a prender d’assalto Suazich e tenne per sè l’impresa di Scalanova ove eransi rifugiate 6 navi algerine. Ambedue le imprese riuscirono a maraviglia. « Così nello spazio di due mesi — dice il contemporaneo Girolamo Brusoni — levò il capitano generale ai Turchi un corpo di 44 legni con l’acquisto d’ una fortezza in terra ferma nel cuor della Turchia e sugli occhi del capitano bascià. « Fissa ne’ suoi pensieri Mocenigo teneva la conquista di Scio ; ma avvertito del pericolo di Tenedo, minacciato dai Turchi, volò a quella parte e unite all’ armata le squadre del Papa e di Malta, comparse allora in Levante, prese posto in maniera che non potevano i Turchi nè uscire dai Dardanelli nè tentare la recuperazione del Tenedo senza far prima l’esperienza del cannone de’ Cristiani. » Ai 17 di luglio, soffiando vento fresco dal canale, tentarono i Veneti ogni sforzo per superar il vento e la corrente dei1 Dardanelli. In quell’ istante erano in canale solo 19 navi della lega. L’armata osmana forte di 18 vascelli, 80 galee, 10 galeazze ed infinito numero di navi minori gremite di truppe da sbarco, col vento e la corrente in poppa calarono sui Cristiani. 11 Brusoni riferisce nella sua opera oltre alla relazione propria, anche quella autorevole di un innominato cronista non veneziano, ma che pare sia stato testimone del fatto. È così bella che la riporto per intiero, ricordevole che la battaglia dei Dardanelli è cosa tutta nostra italiana in un periodo istorico nel quale sembrava che ogni gloria marittima fosse oceanica occidentale e settentrionale : « Erano più settimane, che il capitano generale di Ve-