della Marina Militare. 317 britannica durante le guerre che tra il 1793 e il 1815 infierirono. Ogni legno ha però il suo tarlo. L’avidità di preda innestò nella gente di mare lo spirito mercenario, che non è degno della professione militare. Molte volte le prede erano tutt’ altro che legali. Ma, se i capitani non sempre erano scrupolosi, i giudici delle Corti dette prede lo erano talvolta ancor meno. Cochrane sostiene nel suo libro di memorie di essere stato truffato dal tribunale delle prede residente in Malta; anzi subì processo e condanna alla prigione per aver carpito, dopo aver dato la scalata al tribunale, certi documenti che compromettevano la buona fama dei Minossi marittimi. Arduo è siedere giudice tra la rapacità de’ capitani e quella de’ legulei. Temo che tra gli uni e gli altri intercedesse quella sottil differenza che distingue un coccodrillo da un alligatore. E vero che nell’armata britannica rifulsero la virtù militare e civile di Collingwood, la sapiente obbedienza ai dettami della strategia politica di Nelson, la serena operosità di Oornwallis e d’altri valenti uomini valorosi al paro di Cochrane e non come lui cupidi di danaro e di prede; pure sta di fatto che il carattere predominante della marina inglese nelle guerre dal 1792 al 1815 fu informato dal tornaconto individuale che sul nazionale primeggiò. Non era dato alla marina francese ed alla spaglinola l’offrire ai loro ufficiali e marinari tutti i pecuniarì raccolti che gl’inglesi falciavano. Quando narrerò criticamente le campagne delle varie armate, il lettore benevolo scorgerà meco come l’opera della marina francese fu sempre collegata a qualche vasto e difficile disegno strategico generale, disadatto a recare ai marinari que’ beni tangibili che gl’ Inglesi cavavano dal sistema loro consistente anzitutto nel rovinare it nemico carpendogli le navi di guerra o mercantili. La sola grossa impresa britannica davvero collegata coll’esercito, che è quella di Walcheren, non fu popolare, non riuscì e la flotta non vi si mostrò all’altezza del compito suo. Or voglia il mio lettore studiar meco il cumulo' d’interessi di ogni maniera che l’armamento medio annuale di circa 600 navi di guerra (giunsero nel 1810 a 1000!) promuoveva. Esso diè vita ad una vera aristocrazia marittima