98 Storia generale Martino Tromp figlio eli Erberto morto in battaglia luogotenente d’ Heemskerk alla giornata di Gibilterra nel 1607 tra gli Olandesi e gli ■ Spagnuoli di Juan Alvarez de Avila, fu il principe de’ marinari batavi del suo tempo. Peter Hein che lo aveva avuto suo capitano di bandiera lasciò detto: « che aveva avuto sotto gli ordini suoi molti valorosi capitani, ma niuno che al pari di Tromp riunisse tutte le virtù di capo che distinguono 1’ uomo grande. » Trentenne fu capitano di vascello : prigioniero degli Spagnuoli al Brasile, resistè alle loro offerte, li studiò e li vinse poi alle Dune. Quel critico acuto eh’ è il padre L’Hoste, in-terpetre del pensiero di Tourville dà come modello di tattica per difendere un convoglio lo schieramento di Martino Tromp alla battaglia di Portland. Altrettanto i marinari batavi odiavano De With pel suo rigore eccessivo, quanto amavano Martino Tromp per l’amenità del carattere e per la giovialità. Un giorno la madre dell’ amiraglio salì a bordo a pigliar congedo dal figlio in partenza ed incoraggiò i marinari a non mai abbandonarlo nel pericolo. « Ci faremo piuttosto saltar per aria, » risposero. « Davvero, ragazzi? » rispose la signora. « Si, sì, non temete. » Morì di cinquantasei anni; lasciando un figlio, Cornelio, degno di lui: lo vedremo all’opera; ed un successore nel comando supremo, Michele Adrianszoon di Ruyter, l’uomo dal cuore inaccessibile alla debolezza, l’uomo che la dimane di Scheveningen scriveva: « Non dobbiamo far la pace. Senza dubbio gl’ Inglesi ci faranno quando meno ci penseremo affronti sanguinosi. L’ ultimo capitano c’ insulterà, visiterà i nostri vascelli, se ne impadronirà con qualsiasi pretesto e ci tratterà come infami e vigliacchi. » Ruyter ebbe ogni ragione; le vessazioni britanniche durarono circa un decennio. Stipulata la pace colle Sette Provincie, Cromwell collegato alla Francia carpì agli Spagnuoli Duncherca, che poi Carlo II vendette a Luigi XIV a bei danari sonanti. Dal tempo di re Riccardo Cuor di Leone in poi, le navi inglesi non erano più penetrate nel Mediterraneo. Le consuetudinarie imprese degli Stati barbareschi avevano però