121 «*> comunicazione marittima 1’ arsenal vecchio e tutte le tre posteriori aggiunte. V’ è ogni ragione per credere, che prima e dopo pure che fossero aperte queste comunicazioni, e dopo la chiusura di quell’ antica porta di mare testò accennata, ciò che anco successe, per quanto vedremo, dopo il 1529, se occorreva il caso di fabbricare navigli di gravi ed inusitate dimensioni negli squadri di questo terzo ingrandimento, per evitare l’imbarazzo di tante conversioni, cui i navigli stessi erano in necessità di eseguire percorrendo i canali interni dell’arsenale, il lanciamento loro in mare si faceva eseguire alla parte esterna del ricinto, aprendo, pel momento, un foro nel muro a tramontana, verso il canale liiria, ora denominato delle Fondamente nuove; la quale circostanza è solennemente testificata da un’ epigrafe in marmo ripetuta nel sito medesimo, cosi al di dentro, come alla parte esteriore dell’arsenale novissimo, nella quale è detto : in qvesto loco fv avarado doi barxe e vno galion. mdxxxi. adì x. otob. Questo galione portava 128 bocche da fuoco. I progressivi ingrandimenti dell’ arsenale furono conseguenze, oltre che del potere aumentato, anco del progresso de’ Veneziani nell’ architettura navale, e di quel genio superiore di grandezza e d’ intraprendenza che ò facile comprendere, ma non è punto agevole il definire. Noi qui daremo un cenno di volo, per cui far conoscere e lo sviluppo del genio di cui dicemmo, e la risoluta intraprendenza che ha in ogni tempo distinto il carattere prudente, ma generoso e deciso, del veneziano governo, quando trattavasi di deliberare a vantaggio ed a decoro della repubblica. Amò la veneziana nazione distinguersi sopra tutte in fatto di marina, e ne son prova parlante le notizie che (pii andiamo ordinando. Ricorriamo alla storia, ed essa ci ricorda come nel XII secolo un Veneziano fece qui costruire una nave così grande, che negli arsenali del greco impero mai se n’ era veduta una di simile. Dalla descrizione che ci rimane, sembra avesse ella tre alberi. Attaccata nell’Ellesponto da uno sciame di galee greche, si difese sola da tutte, e misesi in salvo. Nello stesso secolo, i Veneziani si presentarono sotto Ancona con un naviglio così grosso, che chiamavanlo il vol. i, p. li. 46