‘220 Storia generale. si punta in depressione. Se le vostre cucchiare non fossero di misura prenderete il peso della polvere prescritto per il pezzo ed avrete cura che nella polvere non si trovino mescolati nè grani di sale nè pezzi di pane ; l’esperienza avendo altre volte chiaramente dimostrato che gli effetti ne ' son pericolosissimi. » Codesto modo di caricare si adoperava nei primi tempi ;• poi, a cpianto ci dice il Fournier, si fecero cartocci speciali di tela o di pergamena. Tra gli ufficiali di bordo aveva rango cospicuo il cappellano, il quale pigliava posto dopo il luogotenente. « Si deve scegliere per questo impiego un uomo dabbene, timoroso di Dio, di buono esempio, pio, caritatevole e che corregga i disordini che vedrà, piuttosto colla dolcezza che con parole acrimoniosè, le quali l’umore comune degli uomini di mare è incapace a sopportare. » Era suo dovere intuonar le preghiere ogni mattina dopo ' la lavanda della nave. « Per questo effetto suonata la campana, il cappellano sale sul casseretto presso l’albero di mezzana e col viso rivolto verso la prora, ed all’equipaggio inginocchiato, intuona il Veni Creator. Poscia si cantan sullo stesso tuono le Litanie della Vergine e di tutti i Santi e dell’ Angelo Custode od altre che si distribuiscono a seconda dei diversi giorni della settimana. Finalmente si conchiude col Domine, salvimi fac Regem, che tutti ripetono in coro tre volte insieme al Gloria. La sera, al mutamento della guardia e prima di cena, al suono della campana tutti salgono in coperta come al mattino ed il cappellano in ginocchio intuona il Salve Regina cui tutto l’equipaggio risponde, o Y Ave Maris Stella, terminando colla preghiera per il Re. » Il posto di combattimento del cappellano era col chirurgo a piedi dell’ aìbero maestro ; ma se un ferito era sì aggravato da non potere abbandonare il suo luogo, obbligo del cappellano era andarlo a raggiungere per portargli il viatico. Nelle armate navali di Francia vi erano ordinariamente uno o due vascelli a due ponti che erano ospedali di squadra. « Nell’ultima squadra dove sono stato ogni ospedale aveva due medici, un chirurgo maggiore e tre suoi secondi