della Marina Militare. 41 sua dell’ armamento di quella squadra ispano-fiamminga composta d’innumerevoli e piccole navi, colle quali da Duncherca, Ostenda ed Anversa egli doveva cooperare al trionfo dell’ armata Invencibile. Di essa e del Farnese e più ho già detto sopra e ritorno addietro negli anni e mi arresto a Lisbona, ove, al tramonto del secolo XV, il 29 agosto 1499, la Corte di Portogallo saluta ed onora Yasco di Gama reduce dal Periplo africano. La marina portoghese ebbe vita breve e gloriosissima. Giovanni De Barros è stato il suo Tito Livio, Camoens il Virgilio. Fin dal tempo delle prime esplorazioni africane, Lisbona era diventata il primo e più importante mercato di schiavi negri. Scoperta da Vasco di Gama la via alle isole delle spezie, Lisbona assurse alla invidiabile situazione che un tempo Venezia e Lubecca avevano tenuta, cioè di mercato delle più ricche merci d’ Oriente. Emanuele il Fortunato, il quale potè vantarsi ‘d’essere il più ricco sovrano d’Europa, stabilì che il commercio coll’Indie dovesse essere monopolio esclusivo della Corona, ripetendo 1’ errore economico Commesso dai mercanti di Lubecca : e spinse i Poi’toghesi ad abbandonare l’agricoltura e l’industria locale per lanciarsi nelle imprese commerciali e militari d’oltremare. Inconsciamente, egli preparò la ruina della patria. Ed il popolo Lusitano, non abbastanza numeroso per conqitistare le lontane regioni dell’Asia e per colonizzare il Brasile, abbracciando un sogno gigantesco, smarrì il savio concettò della realtà delle cose. I Portoghesi non si accontentarono di essere commercianti, vollero essere altresì conquistatori, coloni ed apostoli della fede cristiana. L’ambizione di questo piccolo popolo fu illimitata, e mentre gli avventurieri portoghesi spingevansi sempre più innanzi per scopi di traffico o di guerra, i frati gesuiti, all’invito di S. Francesco Saverio, portavano nella Chy^ja e nel Giappone la parola evangelica. Ecco dunque il re Emanuele che, preso il titolo altisonante di « Signor della conquista, navigazione e commercio d’Etiopia, d’Arabia e di Persia, » si dedica a mantenere coll’opera propria questo suo titolo. Pedro Alvarez Cabrai è spedito a Calicut con una -fiorita flotta regia contenente