Storia (jenerale il secolo XVIII ruinoso per mare ai Francesi. Il primato inglese fu assicurato dovunque. Ed ora un po’ di statistica ; qui essa fornisce la chiave degli eventi. La popolazione della Francia all’apertura delle ostilità era circa di ventisette milioni. Quella dell’Inghilterra di dodici. La sproporzione appare larghissima e spiega i trionfi francesi sui campi di battaglia; ma la densità di popolo era maggiore in Francia nell’ interno della contrada, in Inghilterra lungo il lido; ragione per la quale i Francesi con molta difficoltà armavano le proprie navi, gl’ Inglesi assai agevolmente. Alla fine del secolo XVIII le regie navi britanniche salirono a circa 600; le francesi, pur contando le novelle costruzioni e gli acquisti, diminuirono fuor di proporzione. La marina commerciale francese d’altura, dagl’inglesi cacciata e distrutta, decadde. In Francia permaneva vigorosa tuttavia la navigazione costiera, la quale era ridotta a veleggiare solo di notte; perchè durante il giorno la minima vela uscita al largo sarebbe stata catturata, o dalle navi militari o dalle numerose corsare che gremivano il mare. La guerra troncò i nervi a due industrie che, oltre ad arricchire la Francia, le fornivano eccellenti marinari, intendo la pesca sul banco di Terranuova e quella costiera. Durante i sette anni di guerra guerreggiata in cui fu distrutto il monumento magnifico di casa Borbone eh’ era la marina nazionale, il governo inglese diè prova di squisito senno marittimo. Condusse la guerra scientificamente e meritò il trionfo. Con squadrette lanciate a gran distanza esso carpì le colonie, impoverendo così la Francia ed i costei alleati. Conquistò più tardi Corfù e, ■come tutti sanno, l’ha resa di recente. Ma alla scuola della sventura si formarono alcuni ufficiali francesi degni di stare al paro dei loro vittoriosi avversari. Furon questi gli amiragli Bruix, Linois e Latou-•che-Tréville, eredi se non del genio, certo delle tradizioni di Suffren. Buonaparte dall’Egitto passò in Siria per una serie di vittorie decantate oltre il merito. A San Giovanni d’ Acri lo fermò una vigorosa resistenza dovuta in gran parte al commodoro Sydney Smith marinaro avventuroso, prode, forse