della Marina Militare. 815 oggidì il soldato ed il marinaro sono volontari arruolati; ed il nome del capitano ed i suoi fasti erano la raccomandazione cui s’affidava un uomo di mare per andar a servigio sulle navi di Sua Maestà ed accettare il gravissimo peso di una disciplina ferrea assicurata da codice penale oltremodo severo; anzi, più che severo, crudele. Nelle bet-tole ed altri luoghi di ritrovo marinaresco, i gabbieri si raccontavano le parti di preda guadagnate sotto questo o sotto quell’altro comandante; e più ardito il capitano, più agevolmente faceva equipaggio; tanto che il caso di diserzione all’interno per tentare un riarruolamento con capitano popolare era frequentissimo. Talvolta pur non bastava all’uopo il reclutamento volontario; e siccome salux pub1 ira suprema lex està, a correggere un difetto evidente ecco la curiosa consuetudine della preas, cioè dell’arruolamento forzato, preceduto sempre da un combattimento e di cui il Marryat ci ha lasciato documento precisò ne’suoi romanzi. La press serviva solamente per fare equipaggi alle navi mal comandate, oppure armate con destinazioni per luoghi dove non v’ erano parti di preda da guadagnare, oppure funestati da climi micidiali. Le zuffe tra i presa-ganga, cioè tra i riparti di marinari da guerra ed i marinari mercantili liberi, non erano senz’ effusione di sangue ; e la resistenza ancorché ferocissima non era punto giudicata oltraggiosa alla maestà della legge. I vinti, legati e contusi, salivano a bordo della nave dei vincitori e la dimane tutto era posto in oblio d’ambo le parti. Stando le cose in termini, la cattura della preda predominava nel pensiero del capitano britannico su ogni altra cosa; e qui stimo utile riferire un brano del giornale di bordo dello Speedy, grafica dichiarazione della vita navale inglese nelle guerre del periodo onde più innanzi intesserò la cronistoria. « 16 giugno 1800. — Catturata una tartana all'altezza dell’Elba. Spedita a Livorno in comando d’uri ufficiale con distaccameuto di quattro uomini. « 22 giugno. — Al traverso di Bastia dato caccia ad un corsaro francese che rimorchiava una preda. Il francese abbandonò la preda, nave sarda con carico d’olio e di lana