della Marina Militare. 249 ne’nostri porti nave che imbarchi zavorra alza al picco una corba; è antico ricordo romano. La corvetta fu dapprima nave oneraria, poi fu guernita di cannoni sul ponte scoverto, mentre la carena conteneva vettovaglie e viveri. Posciaj do ventò nave leggera e di cammino: e cosirè rimasta anche oggidì. L’antico brigantino mediterraneo che aveva vela trina, e eh’ era un feluccone, ebbe alberatura quadra alla maestra ed al trinchetto ; e dovente il bergantin spagini oloj il brig inglese, il brich francese, il brigantino italiano ; ma non figura ancora nel naviglio con queste nuove fattezze fuorché verso la metà del XVIII secolo e sempre nella sua qualità di nave d’avviso, mai di nave di linea. Il vascello conservò l’antico tipo migliorando però le forme della prora, alleggerendo quelle della poppa ed assottigliando le linee della carena che fu assai più stellata presso gl’inglesi, i Francesi e gli Spagnuoli che presso gli Olandesi i quali rimasero fedeli alle carene piatte necessarie alle loro navi per cagione de’ bassi fondi della costa e degli estuari di Zelanda e di Olanda. Le varie marine si modellano sulla inglése e la francese. Seguono le regole di Francia la marina spaglinola rimessa in essere da Renan d’Elicagaray e quella che per opera di Carlo III sorge, sovra tipo recato di Spagna, in Napoli. La olandese e le marine del settentrione in genere copiano la inglese. Cronstadt in Russia, Devonport in Inghilterra, Lorient e Cherbourg in Francia entrano nel novero delle città-arsenali. Le incendiarie seguono le squadre, ma in minor numero ; l’artiglierie migliorate per ogni dove e di tiro più accurato le scacciano dall’armate. Gli Anglo-Batavi a Malaga tentano adoperare le bombarde in battaglia campale, ma senza costrutto: sì che la prova non si rinnova. Premesse queste note sommarie mi reco col pensiero nel mare di Spagna dove, lungo la costa occidentale della Galizia, vedo il flutto morder nella terra ed internarsi nella baia di Vigo, lunga e stretta, buono e sicuro rifugio dentro il quale ancorò il conte di Chateau-Renaut il 27 settembre del 1702. Comandava a due squadre, l’una francese, l’altra spaglinola, ambedue congiunte per scortar i galeoni del