6-28 Storia generale da pioggia, e l’ aria era foschissima. Si abbandona immediatamente l’idea dello sbarco, e l’amiragliò in capo segnala di formarsi alle navi corazzate in linea di fronte per ponente-libeccio. Nel frattempo il Castelfidarilo segnalava ima qualche avaria alla malcchina. Richiesto dal Principe di Carignano in quanto tempo avrebbe potuto ripararla, rispose in 80 minuti. Egual segnale pare facesse il Re di Portogallo che si trovava molto distante verso la costa di Lesina. Mentre l’armata trovavasi nell’ accennato modo disordinata, rischiaratosi l’orizzonte, cessata la pioggia ed abbonacciatosi il vento, si' scoprì verso le ore 9 i/o il nemico che giungeva sovra di noi in ordine molto serrato. Si potevano contare 23 navi. Fortunatamente il Castelfidardo ed il Ite di Portogallo pare potessero riparare prontamente alle loro avarie, perchè si videro disposti a raggiungere la linea ancora disordinata a tutta forza di macchina. Erano a questo punto le cose quando il Ite d’Italia fece il segnale ohe chiamava l’Aifondatore sotto la poppa ; quésto segnale restò vario tempo, arriva, e sebbene ripetuto da noi che. eravamo più vicini all’ Affondature, pare non fosse inteso. Allora fece l’amiragliò in capo segnale all’ Esplorato re di chiamare V Affondatore, ordine che V Esploratore eseguì subito. Vennero quindi fatti i segnali di disporsi in altra linea di fronte, • per ponente, poi quello di zaffarancio di combattimento, indi nuovamente il segnale : « Affondatore passate di poppa al comandante. » S’eran fatte le 10 ore antimeridiane ; a questo punto, mentre Affondature stava dirigendosi finalmente verso il Ite d’Italia e che la formazione precedentemente ordinata all’ armata era tutt’ altro che compiuta, fu fatto segnale di dirigere ad un tempo, per greco—tramontana, ciò che avrebbe ridotta la formazione stessa pressoché una linea di fila, ma che non ebbe altro effetto che disordinare maggiormente la composizione dell’armata. Si videro nel frattempo passare due lance dal Ite d’Italia sull’ Affondature. L’armata austriaca s’era intanto avanzata assai da vicino sempre in ordine di fronte, con 7 navi corazzate in la linea ; le navi in legno si mantenevano in una 2* linea dietro di quelle e le altre navi minori, avvisi e cannoniere, stavano, ai lati ed all’ingiro. Con questa formazione l’armata nenfica si avanzò a tutta forza, e ' venne all’attacco risolutamente, tagliandoci rfel centro. Stando il Principe Cariynano in testa di linea, seguito dal Castelfidardo e dall’ Ancona, cominciarono a scaricare le artiglierie sulle prime navi che si presentarono, le quali pare non si curassero affatto di ciò; mentre una sola pareva accorresse incontro per investirci. Il Principe Carignano diresse allora sulla sinistra per evitare l’incontro e con l’intendimento di tagliare la seconda linea delle fregate in legno nemiche. La linea delle navi corazzate austriache aveva già oltrepassata la nostra; il fuoco nostro e del Castelfidardo colpiva in pieno le suddette fregate in legno ; l’ albero di trinchetto del Kaiser, il fumaiolo e il bompresso erano a raso sopra coperta e si vedeva uscire