della Marina Militare. 143 Messina ; e quando la squadra, spagnuola di Don Melchiorre de la Cueva, da Reggio e da Yilla San Giovanni, sue prescelte stazioni, volle contrastare ai Francesi, questi non agevolmente il respinsero. Ma intanto Spagna aveva ottenuto che Ruyter con una squadra. olandese scendesse in Mediterraneo a difendere gl’ interessi spagnuoli. Luigi XIV allora rinforzò la flotta di Sicilia e affidò il comando di una seconda squadra ad Abramo Du Quesne, luogotenente generale dell’armata. Nel corso dell’ opera lìo avuto campo più volte di mostrare quale uomo fosse Michele di Ruyter, e sovratutto a quali abili marinari egli comandasse. Vedremo fra. breve il solito malanno delle leghe navali toccar tal grado da trasferire dagli Olandesi ai Francesi il primato marittimo in Mediterraneo. Ruyter, il 27 aprile del 1675, ricevette da Guglielmo di Nassau statoldero della Neerlandia 1’ ordine di « andare a cercare l’armata spagnuola per andare insieme, colla benedizione di Dio, a riportare Messina sotto l’obbedienza del. re di Spagna. » L’intrepido e vecchio marinaio accettando il comando e le istruzioni non mancò di osservare che gli davano ben poche navi, perchè 18 vascelli, 2 incendiarie e 6 galeotte erano insufficienti a combattere Vi-voiine. e Du Qùesne. Ciò nullameno obbedì ; ed il 29 novembre ancorò a Cagliari. Vi spartì la squadra in 3.divisioni : la prima agli ordini del contr’amiraglio de Haan, la seconda la tenne per sè e la terza l’affidò al contr'ami-raglio Verschoor. Un mese dopo eccolo a Milazzo, luogo prestabilito per incontrarvi i suoi alleati spagnuoli. Questi disponevano di un vascello solo, ina di 14 galere. Sempre - eccellenti d’estate, anzi (se vuoisi) più efficaci dei vascelli quadri, in ispecie per guerra minuta, le galere aveyano minor valore d’inverno. Inoltre membratura e fasciami nei vascelli quadri erano solidissimi, laddove molto sottili nelle gaiere ; e poi la differenza nel peso di ferro che i due tipi di nave potevano lanciare era enorme. Non si dimentichi che una galera aveva al massimo 5 cannoni, che la ciurma era allo scoperto, sì che la fiancata a mitraglia di un vascello bastava a disastrare una galera.