16 Storia generale d’accettare come suo dono personale il riscatto che ne otterrebbe. Intanto il triste viaggio continuava. Il lunedì non ci fu fazione, ma il martedì si combattè tutto il giorno. Nel frattempo la squadra inglese ogni dì si rinforzava, perchè chi aveva navi le armava alla meglio e raggiungeva la flotta. Il mercoledì nuovo scontro, sì lungo e vivace elle ad una certa ora gl’Inglesi non ebbero più munizioni, e Howard mandò in terra il suo barchereccio a ju’&ndere nei villaggi della costa e ne’ castelli dei signori quanta più polvere da caccia si trovava per improvvisarne cartocci da cannone. Questo tempo di riposo forzato fu impiegato da Howard per dividere la flotta in cinque comandi. La prima divisione per sè, la seconda per Drake, la terza per Hawkins, la quarta per Frobisher, la quinta per Sey-mour. Un consiglio di guerra decise di assalire gli Spa-gnuoli quindinnanzi anche durante la. notte. Medina Sidonia aveva ancor egli tratto profitto del respiro accordatogli per modificare la spartizione della sua armata, affidandone la retroguardia a Don Alonzo de Leyva, ed incaricandolo di salvargli le spalle nello stretto di Calais. Il giovedì 4 d’agosto attraverso dell’ isola di Wight ricominciò la tenzone. Cadeva in quel giorno la festa di S. Domenico di Guzman agnato del supremo amiraglio. Gl’Inglesi s’erano riforniti di polvere : e mentre sull’ armada preti e frati alzavano inni e preci al santo spagnuoló, Howard, quantunque la brezza fosse leggera, mosse alla volta del San Martin e lo colpì di fuoco nutritissimo. Oquendo, che 2)er esser al rapporto sulla capitana, era sfuggito alla sorte de’ suoi compagni della Nuestra Señora de la Rosa, si pose con la sua nave tra il San Martin e VArk Royal di Howard. In quel torno la brezza cessò. Alfine il desiato combattere corpo a corpo, speme di Spagna, avvicinavasi. Già Oquendo stava per arrembare VArk, quando dai fianchi di lei dodici lance scesero al mare e la trassero fuor della mischia al rimorchio. « Se fué, saliendo con tanta velocidad que el galeón San Juan de Fernando y otro ligerisimo, con ser los mas veleros de la armada que le fueron dando caca, en