- OFFICIALI ALLE RASON VECCHIE E NOVE. — Portavano questo nome due magistrature, che aveano per oggetto di farsi render conto o ragione del danaro pubblico dai reggimenti ed officiali dello Stato veneto. Il magistrato delle rason vecchie venne instituito dal senato nel 13^5, ed era composto di quattro membri o giudici, ma aggiunti altri due membri nel 1396, si separarono le mansioni e le residenze. Tre giudici curarono le rason vecchie e gli altri tre le rason nove, e così ebbe origine la distinzione del nome di vecchie e nove. L’incarico era di attendere all’economia e discipline dell’erario, ed a questo fine tenevano un catalogo dei pubblici beni o demaniali,amministravano le derrate, dispensavano i guadagni dei dazi ai caratadori, giudicavano gli appaltatori pubblici che non pagassero. Inoltre avevano lo speciale uffizio di fornire gli addobbi nelle pubbliche festività, di sopraintendere allo spettacolo del giovedì grasso, che facevasi nella piazza, di provvedere a quant’ era d’ uopo ai magistrati nell’ occasione di visite o funzioni fuori di Venezia, allorquando eleggevasi il doge, e così ai pranzi dati dal doge stesso ai senatori nelle quattro volte all’anno, ed a quelli dei ministri diplomatici residenti in Venezia. A nome pubblico mandavano doni ai principi o ad altri personaggi che arrivavano nelle città, regalavano ogni anno tutti i nobili della moneta detta osella, che facevano stampare. In fine questi magistrati con jus di suffragio entravano in senato. TERNARIA VECCHIA E NOVA. — Le incombenze di queste due magistrature erano quelle di sopraintendere alle derrate, all’ uso, al consumo, ai dazi d’ingresso ed uscita dell’ olio, del legname, del sapone, della grascia ( grassina ), il che è sinonimo a ternaria, poiché i venditori di tali generi dicevansi anticamente ternieri, e terriere chiamossi questo uffizio, che avea la giurisdizione di procedere contro ¡debitori dei dazi. La ternaria vecchia fu instituita nella metà del secolo XIII, e negli ultimi tempi della repubblica non avea che l’ispezione della cassa d’esazione del dazio dell’olio, col titolo di visdomini, mentre agli altri oggetti attendevano i provveditori sopra oli. La ternaria nova fu instituita poco tempo dopo la vecchia, ed avea particolarmente la cura della grassina e sapone e dei dazi relativi. La ternaria era dipendente dal detto magistrato dei provveditori sopra 1’ olio. PROVVEDITORI AL SAL. — Questa magistratura, importantissima alla pubblica economia dei \ eneziani ed al loro commercio, era composta di quattro cittadini, fino dal secolo XII, che si chiamavano salinieri del mare. Addomandavansi al suo uffizio le saline dell’ Istria e dello Stato, il mantenimento, la custodia, il lavoro, le rendite, i dazi, le regole degli appalti, in somma tutto ciò che spettava alla materia del sale. Gli acconciamenti o ristauri delle pubbliche fabbriche venivano dal senato ordinati a questo magistrato, e si pagavano 1’ opere colla cassa di lui. VISDOMINI ALL’ INTRADA E ALL’ INSIDA ( o USCIDA ). — Due antichi magistrali, che presentemente si possono paragonare agli uffizi di dogana d’ingresso e dogana di uscita, e che furono istituiti per provvedere alle esazioni dei pubblici diritti sopra le merci. Ambi magistrati erano soggetti al seguente. PROVVEDITORI. REVISORI E REGOLATORI SOPRA I DAZI. — Non avvi cosa «he alla pubblica economia tanto importi quanto 1’ esazione regolare dei dazi. A questo fine la repubblica instituí nel secolo XIII varie magistrature, delle quali precedentemente