della Marina Militare. 309 in Azof una squadra di legni sottili, la quale affidata in comando al contr amiraglio Siniavine, non poco contribuì alla conquista della Crimea per opera del generale Dol-gorouki. Intanto la squadra russa del Mediterraneo correva le isole dell’Arcipelago, minacciando Candia, Scio, Metelino, Rodi e Cipro. Livorno era sempre il quartier generale di rifornimento. Elphinstone in questa seconda campagna, ingelosito del favore di cui Grreig godeva, lasciò il servigio. La pace ebbe luogo a Kainardji il 21 di luglio del 1774, ma più che pace la direi tregua. Infatti la guerra riscoppiò nel 1788. Opera di Caterina fu l’edificare nella capace e comoda baia di Sebastopoli un arsenale marittimo degno dell’ ampiezza dell’impero. La Sublime Porta, che sulla durata della pace non s’illudeva, in Hassan-bascià, altro algerino, rintracciò l’uomo atto a ristabilire le fortune navali prostrate. Verso la metà di maggio, avendo i Russi costrette due navi turche ad andare in secco presso al Boghaz, Hassan-bascià salpò da Bujuk-dere colla squadra di 80 vele; risalì il Mar Nero, predò qualche nave ed il 17 di giugno diede. fondo a tiro di cannone della fortezza turca di Ocza-koff, che giace nel liman del Dnieper, specie di golfo-estuario. Essa era riputata imprendibile più a cagione della naturai positura che per l’arte, quantunque le opere di fortificazione vi fossero solide e numerosa la guarnigione. Le navi russe erano comandate dal principe di Nassau-Siegen, valorosissimo, che sotto bandiera francese aveva militato nella guerra di indipendenza d’America, e dal comodoro Paolo Jones da me ricordato. Quantunque i Turchi soverchiassero i Russi per numero, e malgrado il valore di Hassan, questi furono vincitori, perchè Hassan-bascià commise 1’ errore di jjortare nelle acque basse del fiume poderose e grosse navi di linea, bersagli facili alle barche cannoniere ed alle zattere; queste ultime specialmente affidate al Nassau il quale, per aver assistito all’assedio franco-spagnuolo di Gribilterra, aveva in pratica quel genere di naviglio. I Turchi non presero il largo e si rifugiarono sotto la protezione del cannone di