402 Storia generale vascelli, una diecina di fregate e qualche legno minore, che si concentrò nel capace seno di Navarino, dove Ibrahim bascià aveva 3 vascelli, 17 fregate e 69 navi minori. Il calendario segnava il 20 ottobre dell’ anno 1827. I Musulmani stavano ancorati in tre linee concentriche ed obbedivano a Tahir bascià testé riuscito a controbilanciar le fortune di Cochrane, di Hastings e de’ navarchi greci. Dichiarazione di guerra tra le potenze occidentali e la Turchia non v’era. Un colpo di fucile sparato da nave egiziana sopra una lancia cristiana fu la scintilla che accese l’incendio. 'Come fosse prestabilito comune accordo, il fuoco si aprì d’ambo le parti ed i Musulmani furono sopraffatti. Battaglia questa di Navarino io non so chiamare; piuttosto distruzione di una squadra che il sistema di guerra, seguito dalla Turchia ed incompatibile coll’ incivilimento del secolo che sta morendo, rendeva necessario. La strage di Navarino giunse in buon punto, quando cioè i Turchi vedevano brillare per loro il sole di un ringiovanimento marinaresco e quando i Greci erano affranti. Ogni eroide ha i suoi limiti ed un popolo non può subire impunemente incessante martirio durante sei anni. L’assassinio di Bobolina perpetrato, quello fallito di Canaris non sono che episodi del dramma dell’indisciplina greca. Ma i tumulti e le disubbidienze contro Sachturis, contro Canaris, contro Miaulis erano cose che giornalmente si ripetevano. I marinari ne ritrovavano la scusa naturale nella miseria profonda cui erano ridotte le loro famiglie. Non esagero dicendo che le mogli ed i figliuoli di quegli eroi morivano letteralmente di fame. Vorrei anche constatare che i Turchi erano soli ad esser feroci; pur troppo mi tocca anche dire che i numerosi capitani di navi occidentali noleggiate compravano ne’ saccheggi donne e bambini per pochi scudi, e li andavano a vendere sul mercato di Smirne per lire sterline fiammanti. La guerra dell’ ellenica indipendenza che tra le moderne è certamente la più epica, è l’ultima nella quale abbiano figurato le incendiarie. I marinari ellenici le adoperarono con singolare maestria, dapprima contro navi ancorate, poi contro navi vsleggianti e ritornarono così, forse incon-