della Marina Militare. 31 due estuari ; quello di destra risaliva a settentrione fino a Berg-op-zoom dove, piegandosi a gomito con angolo retto, buttavasi in mare di fronte a Zierick-Zee; quello di sinistra, seguendo la costa fiamminga ed internandovisi in golfi e baie, confondevasi col mare presso a Flessinga, situata come ognun sa all’estremità meridionale dell’isola di AVal-cheren. I due estuari formanti le braccia di un Y, racchiudevano le varie isole delle quali la Zelanda meridionale si compone. Per ridurre all’obbedienza la popolosa città cui potevano giungere aiuti dai due estuari, dall’ isole della Zelanda settentrionale e dall’Olanda, Alessandro Farnese disponeva solamente di 12,000 soldati di sangue spagnuolo ed italiano, nonché d’una squadra sottile di legni fiamminghi. E di questo assedio che io terrò parola, specialmente perchè vi appare per la prima volta la mina subacquea con accensione meccanica, donde son poscia originate le varie specie di battelli-torpedini or tanto in uso. Non appena Alessandro Farnese ebbe divisato di cingere Anversa d’ assedio (volgeva la primavera del 1584) gli Stati Generali d’ Olanda e Zelanda accesero un credito di 200,000 fiorini d’oro per aiutar la città ed ordinarono all’ amira-glio De Bois Treslong di accorrere coll’ armata in soccorso della piazza. Il De Bois mendicò scuse e, fra le altre condizioni che volle imporre agli Stati Generali, pretese che fossero levati di seggio ì magisti’ati e scabini di Anversa suoi nemici personali. È ben vero che gli Stati cl’ Olanda cacciarono in prigione Treslong, ponendo in suo luogo Giustino di Nassau, figlio naturale del Taciturno, ma intanto s’era perduto tempo ed Alessandro aveva trovato modo d’isolare Anversa dal mare, accingendosi alla costruzione del famoso ponte di Anversa che. cercherò, colla scorta dei documenti, descrivere. A valle di Anversa ed a monte di Lillo, Farnese gittò un ponte di barche. Ei lo costruì di trentadue barconi, fra loro incatenati ed ancorati solidamente sul fondo : sopra di essi incavalcò una impalcatura blindata sui fianchi e sulle estremità ; sulla prora e sulla poppa di ogni barcone stabilì dietro, parapetto di legno un pezzo d’artiglie-