38 Storia generale vicine et tutti li soldati, marinari et altre persone che vi erano sopra, et fra gli altri il marchese di Rubes et monsignor de Billy, la perdita de’ quali per più rispetti, ma (più) per esser amici et veder il mancamento che faranno al servitio di Sua Maestà, ho sentito et sento tanto, che invero non saprei incarirlo (*); et pur conviene ringratiar la D.a Maestà d’ogni cosa, pregandola ad haverli nella sua gloria. « Successo questo, si toccò subito all’erta, presupponendosi che i nemici verrebbero ad accometterci (2) da ogni banda; però generalmente (i nostri) restorno così spaventati della novità, che non furono molti quelli che sapessero quel che dovevono fare et la maggior parte credevono che anch’ io fòssi pericolato ; là, lassandomi vedere, facendo animo a tutti et rattenendo la gente che non si retirasse, come già lo faceva, si rimediò assai, ancorché non tanto che, se il nemico c’ havessi acomesso allora, non si fosse corso risico di perder qualche posto, seben dal canto mio non si saria mancato di far in ogni caso quel che sono obbligato; nè voglio dir hora quel che passò et io feci et operai per non me lo permetter la modestia (3). Subito si messe mano all’ opera per rifare il ponte fracassato et metter barche in luogo di quelle eli’ erano volate ; et con questa diligentia, il ponte a mezzogiorno restò fatto et serrata quella parte della riviera, che quelli lor diabolici strumenti havevano aperta : et si viddero il giorno effetti meravigliosi che havevano fatto le pietre et altri ordegni usciti dai detti instrumenti. Da quello (naviglio) che restò alle flotte, si ricevè poco o nissun danno, onde gli altri due, per essersi accostati tanto alla steccata, furono soli quelli che lo fecero. : « Quella medesima mattina cominciarono i nemici con certa flotta grande con tre arbori et gabbie dove hanno molta artiglieria et con altri navigli a batter il forte di (') Dallo spagnuolo encarecer, esagerare. (2) Da acometer, assalire. (3) In termini poco differenti egli scrisse a re Filippo.