delta Marina Militare. guerra turco-russa scéndono insieme in campo il tipo americano del porta torpedine ed il lancia siluri propriamente detto. Necessità è madre alle invenzioni. Ed è appunto pei' pararsi contro la velocità del lancia siluri che una folla di studiosi applicarono all’ arte navale le numerose risorse della moderna meccanica. Si iniziò dunque il periodo nel quale dimandarono diritto di cittadinanza a bordo le mitragliere, i cannoni rivoltella ed altri cannoni meccanici a getto continuo, capaci di cuoprire le acque circuambienti alla nave con una grandine di ferro e d’acciaio. Ciò posto, vo in Mar Nero. Il sultano Abd-ul-Azis ebbe la mania di possedere bellissima armata. Mercè le sue cure l’arsenale di Topkané diventò uno fra i primari. Le navi che egli non costruì in casa comperò sul mercato inglese ; spedì in Occidente i giovani ufficiali a studiare gli ordinamenti marittimi britannici e francesi; a capo di questa sua marina ebbe sempre iifficiali generali inglesi ché — cito la frase dell’ amiraglio Ilobart Bascià — ebbero a comandare il personale più maneggevole di questo mondo, i turchi essendo valorosi come leoni e docili siccóme agnelli. La Russia, cui il trattato di Parigi proibiva l’armare in Mar Nero, ruppe come tutti sanno nel 1871 la clausola fastidiosa del patto; ma ili sei anni non si crea una flotta moderna ; e, quando scoppiò la guerra, i Russi erano lungi dal rassegnare forze adeguate a combattere le belle e veloci corazzate turche. Essi ricorsero dunque alla torpedine ed al siluro come alle sole armi disponibili. Le forze navali turche consistevano in monitori di poca pescagione buoni a perlustrare il basso Danubio e ad impedire ai Russi il passo del fiume, ed in corazzate a batteria eccellenti per tenere il mare, scortare convogli e serbare aperte le comunicazioni fra le regioni lontane dell’ Impero ed il doppio scacchiere strategico in Europa ed in Asia. Egli è perciò che lo stato maggiore generale osmano dispose le navi, a seconda dei tipi, lungo il corso del Danubio e presso alla sua bocca di Sulinà e nel porto di Batum. I Russi, presso i quali la torpedine era nota già da lungo tempo, ne avevano accuratamente studiato i miglioramenti ■41