*537 Da! Janna, è poco utili . jW/’ infia-tiUtà di' Frane/fi. 67z DELL' HISTORIA disegno d’aggiungere al noftro dominio alcuna parte di quello fiato , ha piacere d'ingannare fe ftejfo , fi può di-re con volontario inganno . Troppo è chiara coffa , che la fama ffola di quefta confederatone con Francia , lo feo-prirfi in noi quefti penfieri, farebbe bafiante a fare con-giungere infieme contra di noi i Prencipì d Italia : an-%i pur il medefimo Rè di Francia , che hora è sì larga in promettere auefte coffe , ffarebbe più difficile de gli altri in concederle , quando ne veniffe loce a(ione . E pojfi-bile , che cofi tofto deponiamo la memoria delle cofe paf-ffate , overo che ritenendola , pojjìamo pur udire con pa-tien%a quefie trattationi ? Qual configlio fu mai più infelice per quefta Republica , che’l penffare all acquifto di Cremona , e della Gì ara da da ? qual altra , che quefta , fu la prima , & vera origine di farci quafi con totale ruina delle coffe noftre congiurare contra tutti i Prenci-pi di Chriftianità ? & di quefta congiura , (£f di tanti noftri mali , chi altri ne fu primo auttore , che quel medefimo Rè di Francia , il quale ajutato dalle noftre armi all acquifto dello flato di Milano , haveva obligo di mantenerne al poffefffo di quella parte , che era fiata conceduta a noi in premio dii tante ffpeffe , & fatiche ? ma di grafia qual altra cofa n aflrinffe a confederarci la prima volta con queflo preffente Imperatore , alla grande<%• %a del quale arditamente ci facemmo incontra , prendendo la dtfeffa del Duca di Milano , che l effferci mancato delle tante promejffe fatteci da F rance fi? TSLon fiamo noi flati fino all ultimo fempre coflanti nell amicitia de Rè di Francia ? ma ejfi hanno J'peJJo abbandonato noi , noi mai loro , fe non per [omma necejjità . ISLon corriffponde-riano certo , quando noi attendejjìmo a quefta pratica , i fatti alle promejffe ; quefle ffono fiate fempre larghijjtme, non voglio dir tanto per ingannarci , quanto per certo coflume della natione $ ma quelli ffono riuffeiti fpefffo inferiori a gli oblight , tardi , incerti, incoflanti . E per tacere le coje più lontane , con quefla importuna tardità fono fiate fomminiftrate da quefto medefimo Rè le gerì'