26 Storia generale I tesori carpiti sulle due flotte eccitarono la cupidigia di lina folla d’avventurieri die dall’Inghilterra, dalla Svezia e dalla Danimarca accorsero ad offrire i loro servigi agli insorti neerlandesi. L’isola di Walcheren, la più meridionale fra le zelandesi, forma il labbro settentrionale delle foci della Schelda e fronteggia la costa di Fiandra. Conteneva due città, Flessinga più a ponente, Micldelburgo più a levante ; era questa la capitale di tutta la Zelanda. Il Duca d’Alba l’aveva data in carico al più famoso de’ suoi celebri colonnelli, a Mondragon, il cui nome a titolo di onore è ancor tuttodì portato da un reggimento spagnuolo. I Pezzenti strinsero d’ assedio Micldelburgo e la costoro audacia giunse a tanto che, risalita la Schelda, osarono persino tentare la sorpresa di navi mercantili ancorate nel porto di Anversa. Il Duca d’Alba ordinò l’armamento di 50 navi da guei’ra e le affidò a Sancio D’Avila perchè, caricatele di soldati, spazzasse il fiume dalle navi dei Pezzenti e corresse a sbloccare Mondragon. Gli storici narrano che la nave amiraglia di Sancio D’Avila, comandata dal signor di Poligny e chiamata VElefante, fosse una meraviglia d’architettura e di grossezza. Nel corrente del 1573 la flotta zelandese e la fiamminga-spagnuola si diedero parecchi combattimenti nei quali la fortuna si dichiarò favorevole agli Zelandesi, quantunque riuscisse a Sancio D’Avila di prestare a Mondragon i soccorsi voluti e di rientrare in Anversa, non però incolume, poiché parte della sua squadra gli era stata dal nemico predata. In questo stesso anno 1573 ebbero luogo due scontri assai notevoli nello Zuyder-Zee. La città di Harlem era assediata dalla parte di terra da Federico di Toledo, figliuolo spurio del Duca d’Alba; ma dalla banda del mare, o per meglio dire del lago su cui sorge Harlem, i viveri riuscivano ad" entrare in città. Gli assediati possedevano barchereccio a sufficienza ed anche qualche galera. Il Conte di Bossu penetrò colla squadra dentro il golfo dell’ Y e cercò di tagliar la diga che lo separa dal lago per poi assalire con miglior agio la città. Due volte tentò la rottura della diga; alla terza vi riuscì, ed allora si vide il piccolo lago