454 Storia generale volgevasi nel fumo, e la sua alta alberatura rimaneva visibile e bersaglio approssimativo ai cannonieri delle batterie della riva; il massimo fornimento di una nave era circa di ottanta cariche per pezzo ; esaurite cpieste, erale d’uopo abbandonare il campo ; agevole invece rifornire i pezzi delle . batterie i cui magazzini di polvere e di palle distavano pochi passi; la nave temeva soprammodo l’incendio dal (piale i forti casamattati potevano ritenersi immuni. Il muro presentava (se le batterie erano in barbetta) il profilo del fronte o bastionato od a stella di Vauban, leggermente riformato dal Garnot e dal Cormontaigne. Talvolta i forti — e questo era il caso tanto a Cronstadt quanto a Sebastopoli — erano a più ordini di batterie sovrapposte e si sviluppiavano lungo una curva piuttosto che lungo linee spezzate per evitare il danno dell’ angolo morto ed il bersaglio agevole del saliente. La tenzone si aprì dunque, mentre le relative condizioni del muro e della nave erano quelle ora esposte in riassunto. Scoppiati tra la Turchia e la Russia nell’ autunno del-1’ anno 1853 i primi torbidi, le due squadre di evoluzione, francese ed inglese, comandate rispettivamente dal.vice ami-raglio Hamelin e dal vice amiraglio Dundas, si recarono nel giugno del 1853 al sorgitore di Besika tra Tenedos e la costa di Anatolia. Colà esse si prepararono con assidui e frequenti esercitazioni all’ opera incombente. Le antiche rivalità nazionali tosto scomparvero mercè il diuturno contatto ; e quando 1’ esercito moscovita invase la Moldavia e la Valacchia, ambo le squadre risalirono i Dardanelli ed ancorarono a Beicos, à mezzo canale del Bosforo a settentrione di Costantinopoli, pronte a respingere 1’ assalto russo onde la città fu minacciata nel novembre. In quel torno una squadra turco-egiziana composta di 7 fregate, 3 corvette a vela e 2 vapori comandati dall’ amiraglio egiziano Osman bascià andò a dar fondo nella baia di Sinope in modo molto imprudente, perchè le navi schierate mascheravano il tiro delle batterie della terra. Mentre i vapori delle potenze occidentali (che non ancora esplicitamente avevano dichiarata la lega colla Turchia) visitavano i porti russi del Mar Nero e ne rilevavano tranquillamente e scal-