della Marina Militare. 97 Sotto la doppia impressione di blandizie e minaccie la flotta di Tromp uscì dalla Mosa in mare il 6 d’agosto. Al mattino del 7 avvistò Monk da sopravvento con 115 vele; la brezza soffiava da ponente maestro. Tromp prese caccia copèrto di vele con prora a greco tramontana. Alla altura di Katwijk l’avanguardia britannica raggiunse Ruy-ter ed Evertzen che erano in coda della colonna: Tromp girò di bordo per sostenerli ed il tiro de’ cannoni cominciato alle 5 del pomeriggio cessò alle 9. Rinfrescò il vento 1’ 8 ed il 9; ambedue le squadre allontanaronsi dalla costa ed il 10 rimessosi il tempo, De With uscito dal Texel e congiuntosi a Tromp sin dalla vigilia, le due armate avversarie ritrovaronsi a poche miglia da Scheveningen a grecale dell’ estuario della Mosa. Eran le 7 del mattino: il vento da terra; Tromp ora a capo di 106 vele si riserbò il comando dell’ ala destra, diede a Ruyter quello della sinistra, a Giovanni Evertzen il corpo di battaglia, a De With ed a Pietro Floriszoon la riserva, e poggiò rotondo sul nemico. La sua nave capitana chiama vasi Brederode. La fronte batava attraversò in parte la linea inglese; e mentre i vascelli stringevano il vento per tagliarla una seconda volta, un colpo di moschetto stramazzò al suolo Martino Tromp; la palla era penetrata sotto il lembo inferiore della corazza dal lato sinistro del ventre. Portato in camera rese in breve l’ultimo anelito. Quantunque la insegna non fosse ammainata, pure siccome Evertzen pigliò il comando dell’armata e segnalò dalla propria capitana, i Batavi seppero che Tromp non era piir. A capo ad un’ ora, anche Evertzen dovette lasciare il campo col suo vascello incendiato. Alle 2, malgrado che De With pigliasse a cannonate i suoi dipendenti per farli tornare al fuoco, la flotta olandese pigliò caccia e come potè andò a rifugio lungo i banchi di sabbia della costiera. Gl’Inglesi le cui navi avevano pescagione soverchia non ve li seguirono e dopo avere a distanza cannoneggiato il nemico disperso sino a notte, si allargarono dalle spiaggie olandesi. Venti navi perdute, 1000 prigioni, circa 6000 morti, ecco il bilancio delle battaglie di Katwijk e di Schweiningen, dopo le quali le Sette Provincie implorarono pace e l’ebbero.