‘250 Storia generale Messico che recavano a bordo tesoro cospicuo. Riconosciuto capo Ortegal e fermatovi un bastimento mercantile che si trovò esser francese, il Ghateau-Renaut n’ ebbe novelle d’una flotta anglo-batava che andava in volta lungo le coste di Spagna e di Portogallo. Coi dominanti venti di ponente tanto valeva dar fondo a Vigo che tirare per Brest. Cha-teau-Renaut tenne la consulta e propose questo secondo partito più confacente sotto i riguardi della, sicurezza. L’amiraglio spagnuolo vi caldeggiò il disegno d! ancorare a Vigo per timore che i galeoni andassero a versar il carico prezioso nel tesoro francese. E poi. pur troppo, quando si desidera entrare in un porto vicino e sottovento, ad un consiglio di marinari non mancano mai argomenti plausibili : in questo caso al malanno solito della lega marittima s’aggiungeva quello di due squadre l’una dell’altra gelosa ! Vinse dunque il partito di rifugiarsi a Vigo. Il Chateau-Renaut che temeva l’assalto dell’inglese Rooke e del luogo-tenente amiraglio olandese Filippo Van Almonde, i quali capitanavano 50 vascelli e che avevano a bordo il corpo da sbarco del duca di Qrmond, giudicò prudente l’assicurarsi nel miglior modo contro l’evento. Ancorò dunque i galeoni alla bocca del fiumicello che mette foce nella baia, li cuoprì di una linea di vascelli, guernì di cannoni alcune batterie situate presso alla bocca ; ed a marevia della linea di vascelli ancorati distese uno sbarramento di alberature di rispetto, di travi, di catene e di gomene sostenuto da botti vuote; un piccolo nerbo di milizia spaglinola fu chiamato ad armar le mura della città e le batterie. I preparativi furono eseguiti con celerità; le navi leggere di Chateau-Renaut distribuite fuori in crociera ; ed il 20 ottobre segnalarono l’approssimarsi di Rooke e di Van Almonde. All’alba del 23 la flotta collegata entrò nella baia di Vigo. Rooke comandò a 25 vascelli ed a qualche incendiaria di combattere i Franco-Ispani; ed il fuoco fu aperto dai due vascelli francesi l’Espèmncc e Le Bourbon, ancorati .per cura di Chateau-Renaut all’ estremità del dicco galleggiante. Gl’ Inglesi ebbero la ventura che, mentre la marea saliva, il vento rinfrescasse ; cosicché Rooke spinse la sue navi contro il dicco, lo ruppe e si trovò dinanzi la linea d’ancorameiito