372 Storia generale A Tolone .... 5 vascelli di 120 cannoni » .... 4 » 80 » » .... 15 » 74 » A Anversa. ... 17 » 74 » Brest e Cherbourg. 2 » 120 » » 1 » 80 » » 19 » 74 » A Rochefort . . . 1 » 120 » » ... 2 » 74 » A Genova ... 1 » 74 » A Cadice .... 7 » 74 » A Lorient . . . . 9 » 74 » Totale . . 83 Le fregate erano 65 e poi numerosissime le navi minori. A pace conclusa, l’Inghilterra limitò a 31 vascelli e 12 fregate il naviglio della rivale. Il resto fu spartito; l’Inghilterra tolse la miglior parte e la peggiore galantemente distribuì ai collegati suoi. Nel nuovo ordinamento di Décrès tutto ciò che la marina di Luigi XVI aveva contenuto di vieto, morì naturalmente. La nuova marina francese non conobbe più alcuno dei privilegi i quali una volta erano stati concessi dai sovrani di casa Borbone ai prodi marinari di Tourville e di D’ Orvilliers ; privilegi eh’ eran 1’ orgoglio del cosiddetto grand corps, il quale aveva la precedenza su tutti gli altri dello stato militare. Nella lunga ed aspra guerra l’Inghilterra aveva conquistato il primato, aveva fiaccato non le forze sole della Francia sua robustissima avversaria, ma affievolito l’Olanda, la Spaglia, la Danimarca e posto alla bocca de’due mari interni europei una piazza forte in vedetta. Chiudeva a suo volere il Mediterraneo con Gibilterra ed il Mar di Germania con Heligoland. Nè di ciò paga, aveva ereditato Corfù, guardia dell’Adriatico, dalla Serenissima repubblica di Ve-nezia, e contro la lettera de’ trattati conclusi serbò Malta, vero nido di falco d’ onde si dominano le coste d’Africa e d’Italia. Dalla marina mercantile numerosissima e ricca traeva tesori mentre tuttavia dominava nella legislazione commerciale VAtto di navigazione di Oliviero Croniwell lievemente ritoccato. Nel trattato di Parigi, l’Inghilterra volle